Grazie al cielo conosco mille e uno modo per evadere, anche quando non posso farlo fisicamente, anche se non posso prendere e andare via, ho tanti modi per trovare la felicità anche fra le mura di una stanza. Ho tanti interessi, ora sono fissatissima con la letteratura anzi con la filologia germanica ma anche con l’antropologia. Buttarmi in questi mondi mi riempie di felicità anche se sono incollata in una situazione che non mi piace, in una situazione che non mi dà scampo. Per fortuna ho il mio cassetto dei desideri che non mi abbandona e che mi fa andare avanti anche nei periodi più bui. Prima o poi arriverà il bel tempo.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
Passami qualche titolo...giusto per capire se possono essere anche la mia evasione e soprattutto se ho le competenze per leggerli..dal nome mi sembra "roba" difficile
RispondiEliminaora sto leggendo Sapiens: da uomini a Dei di Harari, subito dopo mi cimento nella Storia delle letterature nordiche che è appena uscito da iperborea...
EliminaMi sembra ancora più difficile!!!
Eliminama no, sono scorrevolissimi! fanno paura solo per la mole, 600 il primo e oltre 1000 il secondo, ma poi sono super interessanti.
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