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Senza speranze

 

Queste giornate in rosso sono davvero difficili e demoralizzanti. Fuori piove senza sosta da diversi giorni, fa pure un po’ freddo e la voglia di uscire proprio non c’è anche se avrei motivi più che validi per mettere il muso fuori casa.

In questi primi tre giorni dell’anno la depressione l’ha fatta da padrona e sinceramente ho davvero scarse aspettative per il futuro. Oggi è stato l’ultimo giorno di poltrimento, da domani ho molto da fare, essendo l’unico giorno di semi libertà ho molti appuntamenti. Ho come l’impressione che tutti questi giorni rossi abbiano solo fatto dei danni, nei pochi giorni di libertà le persone hanno concentrato le attività sicuramente creando assembramenti, non si spiegano altrimenti i nuovi contagi anche se i perbenismi dicono che non si sono rispettate le regole nelle abitazioni private. Io immagino solo domani quanta gente sarà in giro a far commissioni prima di ulteriori giorni di stop. E nonostante tutti questi sacrifici sono sicura che dal 7 ne saranno chiesti altri, ma come al solito saremo avvertiti solo il 6 sera. 

Per esempio io e mia figlia non sappiamo ancora cosa faremo il giorno 7, saremo a scuola? Avremo un orario compatibile come ad ottobre? Saremo completamente sfasate? Prima noi tre avevamo un orario che mi permetteva di fare tutti i giri prima di entrare al lavoro ed essere a casa prima di loro per poterle accogliere in casa, ma ora? Per me poi è un trauma cambiare orario a gennaio. Mentalmente ero programmata, ora tutto da rifare.

Prima o poi gli italiani si stuferanno di tutto questo. La colpa è sempre della popolazione, mai delle istituzioni che non riescono a coordinarsi e a creare interventi seri. Io inizio ad esser stufa e non sono alla fame. Immagino coloro che non arrivano a fine del mese perché le loro attività sono chiuse, saranno veramente indignati, arrabbiati, esausti.

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