Sarà twitter, sarà la voglia di emergere, ma ultimamente sul web non si fa altro tipo di ragionamento che quello per parola chiave. Per essere notata, per essere letti cosa si fa? Si cerca di dire la propria sul fatto del giorno, su quello più cercato, sul fatto più discusso, in modo da emergere. Il più delle volte si emerge con cose che non stanno ne in cielo ne in terra, ma l'importante è emergere. E la gente si incazza intorno a questa pochezza, fa discorsi inutili intorno a questa persona che è inutile e che usa parole a casaccio solo per emergere. Per me entrambe meritano quel che valgono: indifferenza.
Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...
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