Molte volte mi chiedo cosa mi aspetto dalla mia vita futura.
Sempre più spesso la risposta e' questa: "finita la giornatina lavorativa vorrei anche percorre dei kilometri, ma raggiungere la mia casetta, in riva al mare, contemplare il paesaggio e rilassarmi alla musica della natura con un libro in mano". Questa immagine l'ho sempre nella mia mente da quando ho provato a stare alla capanna anche se lavoravo. Percorrere la strada in motorino tra cielo e mare e poi rilassarmi nel patio... Fanno cadere ogni bruttura della giornata... Ohhh se la capanna fosse mia.... Desiderare la campagna, il mare, a discapito della città vuol dire solo una cosa... Sto invecchiando.
Ho anche bisogno di una vacanza... Mi basterebbe raggiungere una delle due case per più di un giorno... Peccato che non ne abbia assolutamente l'occasione questo mese.... Che bisogno d'evasione!
Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann, ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.
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