Finalmente è arrivato anche per noi il tempo delle vacanze!
Siamo partiti ora direzione Puglia e aspettiamo di trovare ancora un po' di estate, un mare cristallino e una bella spaiggia.
Ma anche la famiglia. Una famiglia semi sconosciuta, ma pur sempre famiglia.
8 anni fa avevo detto addio a quei luoghi, pensavo che non sarei mai più tornata ma un po mi dispiaceva non fare mai vedere quei luoghi alle mie figlie. Se ne è presentata l'occasione ed eccoci in viaggio.
Un tuffo nel passato, quando io e mio fratello alla loro età compivamo il solito viaggio lungo tutta l'Italia per vedere la nonna. La nonna è volata in cielo da 11 anni ormai, ma la famiglia, la grande famiglia è ancora in piedi e cerchermo di conoscerla.
Cercheremo di conoscere anche i luoghi, perché questa sì sarà l'ultima volta che li vedremo. Non credo che riuscirò a convincere papà a scendere ancora una volta.
E ora inizia il viaggio attraverso l'Italia. Le bambine sono emozionate al pensiero. Abbiamo già attraversato l'Italia ma sempre in aereo. Oggi invece siamo in macchina, un vero viaggio della memoria per me, come facevamo da piccoli.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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