Finalmente è arrivato anche per noi il tempo delle vacanze! 
Siamo partiti ora direzione Puglia e aspettiamo di trovare ancora un po' di estate, un mare cristallino e una bella spaiggia. 
Ma anche la famiglia. Una famiglia semi sconosciuta, ma pur sempre famiglia. 
8 anni fa avevo detto addio a quei luoghi, pensavo che non sarei mai più tornata ma un po mi dispiaceva non fare mai vedere quei luoghi alle mie figlie. Se ne è presentata l'occasione ed eccoci in viaggio.
Un tuffo nel passato, quando io e mio fratello alla loro età compivamo il solito viaggio lungo tutta l'Italia per vedere la nonna.  La nonna è volata in cielo da 11 anni ormai, ma la famiglia, la grande famiglia è ancora in piedi e cerchermo di conoscerla.
Cercheremo di conoscere anche i luoghi, perché questa sì sarà l'ultima volta che li vedremo.  Non credo che riuscirò a convincere papà a scendere ancora una volta. 
E ora inizia il viaggio attraverso l'Italia. Le bambine sono emozionate al pensiero. Abbiamo già attraversato l'Italia ma sempre in aereo. Oggi invece siamo in macchina, un vero viaggio della memoria per me, come facevamo da piccoli. 
   Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.
 
 
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