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La Vampira snob


Questo è uno dei libri che ho preso al salone del libro di Torino e ne sono rimasta profondamente delusa.
Ho impiegato tantissimo a leggerlo, mi addormentavo di continuo.
Anche oggi che avevo la chiara intenzione di finirlo, mi assopivo una pagina si e una no.
Non mi ha per niente preso lo stile cinico dell'autice e non mi è nemmeno piaciuta la storia di questa vampira letterata alla ricerca di sè oppressa dalla nonna che la vuole diversa, ovvero vampira.

Ancora una volta il titolo mal tradotto mi ha tratta in inganno. Ma chi ha dato il titolo al romanzo sa cosa vuol dire snob??? Non creedo. Il titolo originale è Finnugor Vàmpìr, quindi perchè non scegliere la vampira ugrofinnica?  Ricordo che snob vuol dire:" Persona che nell'atteggiamento o nel comportamento ostenta un'aristocratica, spesso eccentrica e non di rado ridicola distinzione e raffinatezza, nel tentativo di identificarsi con una categoria sociale superiore", bene la protagonista, Jerne Voltampère,  non vuole essere superiore ma solo se stessa e soprattutto non vuole succhiare sangue, cosa centra questo con snob io proprio non lo so.

Comunque sia il libro non mi è piaciuto. Ho fatto fatica a leggerlo e non ve lo consiglio, a meno che non abbiate problemi di insonnia.





Uno dei pochissimi romanzi dedicati al tema del vampirismo nella patria di Bela Lugosi. Al suo esordio Noémi Szécsi reinterpreta con ironia e cinismo la tradizione ungherese del genere rileggendola in chiave parodistica e attualizzandone i temi.
Jerne Voltampère, l’ultima discendente di una stirpe di vampiri, vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia. Jerne infatti persegue testardamente il suo sogno: fare la scrittrice di favole per bambini. Tra riflessioni sull’opera di Hans Christian Andersen e un odio verso Winnie the Pooh, le giornate trascorrono prima nel lavoro come correttrice di bozze in una casa editrice, poi come lavapiatti in un ristorante vegetariano, fra la relazione con un vampiro dalla personalità disfunzionale e l’apparizione di un angelo sino alla sua morte, cui seguirà la rinascita come vampira. Una sarabanda di personaggi e storie raccontata da una voce colta e irresistibile, ironica e grottesca, che tratta con disincantata leggerezza e sano cinismo temi attuali come l’appartenenza a categorie quali genere e nazionalità, il rapporto tra uomo e donna e il disagio dei giovani verso il mondo.

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