Ho visto questo libro su una foto di Instagram, ho fatto uno screenshot e mi sono ripromessa di comprarlo.
Mi piaceva da morire la copertina. Mi ha entusiasmato il titolo.
Il contenuto non mi è piaciuto poi così tanto, lo ammetto. Mi aspettavo un contenuto diverso, non una serie di discorsi tenuti in occasione di cerimonie di laurea. Bei discorsi, un po' ripetitivi, qui e là delle belle frasi degne di essere citate, ma mi aspettavo qualcosa di diverso.
Ma dato che le idee di fondo di ogni discorso mi sono piaciute penso che questo sarà un punto di partenza per leggere altro, magari un romanzo.
(della serie... un plauso ai grafici che hanno reso un prodotto che poteva passare totalmente inosservato qualcosa di veramente accattivante e indispensabile)
Nelle università americane il commencement speech è il discorso tenuto al termine dell’anno accademico ai laureandi da una personalità di spicco del mondo della cultura o della politica. Negli ultimi anni, i discorsi agli studenti di scrittori come David Foster Wallace (Questa è l’acqua, Einaudi) e George Saun ders (L’egoismo è inutile, minimum fax) sono diventati grazie al passaparola dei veri e propri oggetti di culto, per gli studenti e non solo. Questo volume raccoglie nove discorsi tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004 e si propone come una piccola summa del pensiero di un maestro geniale e irriverente della letteratura del Novecento.
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