Passa ai contenuti principali

Come si fa a leggere più di 100 libri all'anno?


Qualche giorno fa ho letto un articolo che consigliava 5 step per arrivare a leggere 100 libri all'anno. E devo dire che inconsciamente è quello che ho fatto io, a partire dal 2013 e forse solo in questo 2016 arriverò davvero a 100 (secontinuo così, con questo ritmo dovrei arrivare a 88, quindi mi sto impegnando a tirare di più).

Quello che posso dire io della mia esperienza è questo, non si può passare da 10 a 100 in un solo anno. Ci vuole molta forza di volontà.
Nel 2012 ne ho letti 16.
Nel 2013 ne ho letti 37.
Nel 2014 ne ho letti 62.
Nel 2015 ne ho letti 80.
Come vedete sono andata avanti con gradualità.
Innanzi tutto mi sono posta un obbiettivo ad inizio anno, almeno uno in più dello scorso anno.
Seconda cosa nel 2013 sono passata alla lettura digitale e avevo sempre un libro con me. Nel 2013 ho iniziato a leggere ovunque, anche solo una pagina, avevo sempre un libro nel telefono da leggere quando non sapevo cosa fare. In questo modo ho raddoppiato il numero di libri letti.

Poi ho iniziato a frequentare gruppi di lettura e persone a cui piace leggere. Poterne discutere con qualcuno è veramente importante.

Ho iniziato a leggere per piacere. Accanto a libri pesanti avevo sempre un romance. E la vera salvezza è sempre stata leggere almeno tre libri in contemporanea. Uno mi annoia, ne prendo un altro, mentre prima mi obbligavo a finirne uno prima di iniziarne un altro.

Avere a diposizione anche moltissimi titoli fra cui scegliere è importante. Se posso leggere 80 compro 160 libri, in modo da avere sempre scelta. Meglio un libro di una borsa.

Mi ha aiutata tantissimo ad implementare le mie letture redigere quello che io chiamo "il libro dei libri" un quadernetto dove appunto i titoli dei libri che mi interessano, le liste di libri che più o meno un giorno leggerò e lke impressioni su quello che ho letto. Quando non so cosa leggere lo sfoglio e noto che magari è dalk 2014 che devo leggere quel libro e allora lo prendo in mano.

Leggendo così tanto, ho smesso di guardare la tv.  Ma questa è stata una conseguenza.

Come cita l'articolo basta 1 ora al giorno per leggere 100 libri all'anno. Io quell'ora pian piano l'ho trovata e non la lascio più.

Commenti

  1. Cento libri è un traguardo notevole. Io lo scorso anno ne ho letti 42 e ho fatto un post proprio oggi partecipando ad un meme. Se ti interessa sul mio blog ci sono i nomi delle persone da cui ho preso l'idea.
    Faccio come te comunque.
    Ebook sul tablet e cartaceo a casa. Un libro sul comodino per leggere quslche pagina prima di dormire, uno sotto sul divano da leggere mrntre attfndo il marito e la figlia.
    Se un libro non mi piace o mi annoia lo metto in stand by per un po'. Poi, non so perchè quando lo riprendo in mano lo finisco

    RispondiElimina
  2. Cento libri è un traguardo notevole. Io lo scorso anno ne ho letti 42 e ho fatto un post proprio oggi partecipando ad un meme. Se ti interessa sul mio blog ci sono i nomi delle persone da cui ho preso l'idea.
    Faccio come te comunque.
    Ebook sul tablet e cartaceo a casa. Un libro sul comodino per leggere quslche pagina prima di dormire, uno sotto sul divano da leggere mrntre attfndo il marito e la figlia.
    Se un libro non mi piace o mi annoia lo metto in stand by per un po'. Poi, non so perchè quando lo riprendo in mano lo finisco

    RispondiElimina
  3. eppure ci sono riuscita! 100 tondi tondi perché non ho voluto strafare

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Criseide

Crise chiede ad Agamennone di liberare sua figlia Criseide in cambio di ricchi doni, scena dipinta su un Cratere a figure rosse custodito al MARTA di Taranto. Criseide è una giovane fanciulla, bella e delicata, che il brutto e guerrafondaio Agamennone vuole per sé come bottino di guerra, incurante che il padre di lei è sacerdote di Apollo. Con Apollo non si scherza, e il dio adirato infligge una pestilenza agli Achei. Achille quando lo scopre si adira e si scaglia contro Agamenonne.

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Ciao Giorgio

Come un flumine a ciel sereno, oggi la notizia della scomparsa di Giorgio Faletti. Mi piace ricordarlo così, nelle sue performance in Drive in come Vito Catozzo, Me lo ricordo come se fosse ieri quando con papà guardavo il Drive in e ricordo tutti i singoli personaggi.

Giuseppe Ungaretti: I miei fiumi

Ogni volta che vedo questo video mi flippo.... per due motivi principali. Uno: la poesia letta dall'autore stesso è sicuramente qualcosa di più intenso e travolgente che la lettura solitaria che posso fare io mentre leggo il libro. Secondo: quando parla del fiume Serchio non posso non pensare che è a due passi da dove vengono i miei nonni, e che tutto sommato questo grande uomo ha qualcosa che mi ricorda il mio nonno... e poi vederlo in quel completo così formale e poi immaginarmelo a Parigi negli anni precedenti alla prima guerra mondiale... mi fa così strano. Si lo so che a quell'epoca erano tutti formali, ma quando pensi agli ambienti di Montparnasse certamente fai fatica a immaginarti uno come Ungaretti.... che divario c'è fra aspettative, immaginazione e realtà!

Un libro con il nome di una stagione nel titolo

Anche per questa sezione ho già scelto un libro ed è Primavera di Bellezza di Beppe Fenoglio. Potrei averlo letto come no durante la preparazione all'esame di letteratura contemporanea, ma non mi importa. Mesi fa ho ascoltato in audiobook i 23 giorni della città di Alba che avevo letto a 18 anni durante la 5 superiore ed ero rimasta estasiata, allora andavo pazza per la seconda guerra mondiale, era un ricordo vivo, con il nonno che non mancava mai di raccontarmi "dei tempi di guerra". Poi sono cresciuta e insomma ho cambiato interessi e mi sono rivolta ad un passato che era veramente passato, al medioevo.

Picasso, Prima Comunione

Stamattina in cerca di ispirazione per il post del Mercoledì ho sfogliato la mia WebGallery e mi sono chiesta: " Se fossi davvero una collezionista, questa mattina che dipinto acquisteresti?" e ponendomi questa domanda ho fatto caso che ci sono pochissime opere di Picasso, uno dei miei artisti preferiti. Quindi oggi vi Presento "Prima Comunione" di Picasso. Ebbene sì Picasso sapeva disegnare. Ebbene si questo è un Picasso. Un giovane Picasso che ritrae sua sorella Lola nel giorno della prima comunione. Siamo nel 1896, Picasso ha 15 anni. E' lui stesso a confessarci questo: "A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino". E' la mia citazione preferita. Racchiude in poche parole l'essenza del 900, la fuga dalla realtà, la crudele realtà, per rifugiarsi idealisticamente nel periodo dell'innocenza, l'infanzia. Anche oggi non ci proponiamo di rimanere bambini tutta la ...

La Vampira snob

Questo è uno dei libri che ho preso al salone del libro di Torino e ne sono rimasta profondamente delusa. Ho impiegato tantissimo a leggerlo, mi addormentavo di continuo. Anche oggi che avevo la chiara intenzione di finirlo, mi assopivo una pagina si e una no. Non mi ha per niente preso lo stile cinico dell'autice e non mi è nemmeno piaciuta la storia di questa vampira letterata alla ricerca di sè oppressa dalla nonna che la vuole diversa, ovvero vampira. Ancora una volta il titolo mal tradotto mi ha tratta in inganno. Ma chi ha dato il titolo al romanzo sa cosa vuol dire snob??? Non creedo. Il titolo originale è Finnugor Vàmpìr, quindi perchè non scegliere la vampira ugrofinnica?  Ricordo che snob vuol dire:" Persona che nell'atteggiamento o nel comportamento ostenta un'aristocratica, spesso eccentrica e non di rado ridicola distinzione e raffinatezza, nel tentativo di identificarsi con una categoria sociale superiore", bene la protagonista, Jerne Volt...

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch...