In casa mia non c’è mai stata una temperatura così alta. 30 gradi a qualsiasi ora del giorno è della notte. Ed è una settimana che andiamo avanti così. Io inizio ad essere stanca di tutto questo caldo. Anche se corriamo all’isola a trovare vento fresco e acque ghiacciate per gran parte della giornata, siamo comunque stanchi, avremmo bisogno di un po’ di tregua, di un po’ di respiro. Lo so che fra poco rimpiangerò tutto questo caldo, specialmente quando il giubbotto non sarà abbastanza caldo per me, ma la casa è veramente insopportabile. Come gli annunci de ilMeteo.it che continuano ad annunciare la imminente fine dell’estate da luglio eppure siamo al 6 di Agosto e almeno qui non ha ancora smesso di fare bel tempo. Mi piacerebbe solo che calassero le temperature di 5/6 gradi, non di più, anche solo di notte. Io sono per i 25 gradi fissi. Ne troppo ne troppo poco.
Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann, ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.
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