Passa ai contenuti principali

40 anni oggi

Mi auguro di essere alla metà della mia vita, anche se gradirei anche andare oltre, lucida se è possibile, perchè se me la devo passare male, allora no grazie.
La prima metà della mia vita come è andata?
Ho fatto quello che si aspettavano da me. Più o meno. Ho fatto spesso di testa mia, ma poi mi sono omologata ai "loro desideri". Per questo ho un po' il rimpianto di aver lasciato troppo indietro per essere diligente. Nei confronti di alcune situazioni sono stata remissiva, e rimpiango di non aver avuto più coraggio.
Per la seconda parte della mia vita vorrei essere più libera, assecondare certe mie attitudini, ritrovare la capicità di sognare e la forza di reagire e realizzare i mei sogni. Vorrei ritrovare le forze perdute, vorrei ritrovare la spinta vitale che il 27 agosto 2012 mi è stata portata via. MA non so se sarò in grado di raddrizzare quello che ormai ha preso una brutta piega. Non è facile trovare la forza per prendere tutto in mano e ritornare protagonisti, certe cose segnano e non si può tornare indietro.
Vorrei rinunciare sempre meno, ma non so se sarà davvero possibile.
Mi auguro solo che tutto possa andare nei migliori dei modi.

Commenti

  1. Buon Compleanno! Quelli delle decine sono sempre importanti e adatti a fare il punto della situazione. Ricordati che non è mai troppo tardi... per qualsiasi cosa tu desideri! Un abbraccio. Atapo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! Ho alcune cose da portare avanti, cose che non ho fatto ma sono sempre in tempo a fare, ma in qualche modo mi manca la forza...

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Il binario

La mattina una piccola cosa ti può cambiare la giornata. Stamattina mi sono alzata male... ero stanca, distrutta, piena di catarro. Ho fatto tutto con fatica. Arrivare in stazione sta diventando un inpresa tipo maratona di New York.  Ma quando arrivi e trovi il treno sul binario 1 invece che al 7 sicuramente la giornata ti cambia. Almeno a me la cambia parecchio.

Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, Roy Lewis

Questo è uno dei migliori libri che abbia mai letto. L'ho letto lentamente, centellinandolo, assaporandolo. E' bellissimo. Parla dell'evoluzione dell'uomo da scimmia ad uomo. Conquiste buone ma anche deprimenti. Lascia l'amaro in bocca e svela che l'uomo in quanto tale è malvagio, opportunista e soprattutto egoista. Da sempre. Come se tutto il male fosse nel nostro DNA mitocondriale. Ci fa capire cosa ci distingue dagli altri animali e cosa ci rende uomini, nel bene e nel male. Io lo adoro e ora lo farò leggere a mia figlia. Sono sicura che non lo capirà da subito, ma potrebbe essere uno di quei libri che potrà leggere e rileggere capendo sempre cose nuove. Non posso nemmeno pensare a parole diverse per elogiare la magnificenza di questo romanzo. Va letto. Assaporato. E poi digerito. E una volta digerito si leggeranno nel Pleistocene le incongruenze di oggi velate di ironia.

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Sogni ricorrenti, parte II

Avevo scritto questo post con l'intento di ricordamene proprio in questi giorni. Perchè nel sogno ricorrente i nonni non sono stati in silenzio, mi hanno detto delle cose ben precise e me le hanno ripetute nel caso non avessi capito. Che si fossero presentati nel mio sogno di morte è perchè mi annunciavano un lutto in famiglia, ma il 25 giugno non l'ho voluto scrivere qui. Ho sognato il nonno e la nonna che mi annunciavano un grave lutto in famiglia a cavallo fra ottobre e novembre e non vi nascondo che non è la prima volta che mi capita, per cui per esorcizzare queste cose ho iniziato a raccontarle, in modo che rimanessero solo sogni. Invece... invece no. Anche stavolta il mio sogno si è rivelato premonitore e nella mia famiglia c'è stato un lutto proprio in questi giorni. L'avevo raccontato a molti, e questi molti appena appresa la notizia mi hanno detto: lo avevi detto, mi fai paura. In realtà ho sbagliato la persona. Ma non mi era stato detto chi sarebbe mancato...

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

Piove

Stasera sta piovendo molto.  Si dice a catinelle... ma io direi a secchiate. Quando piove così forte e per così tanto tempo di solito succede sempre qualcosa. Frane... smottamenti... alluvioni. Troppe volte ho sentito piovere così forte e così a lungo... troppe volte sono successi dei disastri. Bah speriamo bene... Ottobre e i primi giorni di Novembre negli ultimi anni sono sempre i giorni delle grandi piogge... piogge abbondanti. .. alternate a giornate quasi estive. È novembre e ci sono ancora 22 gradi in casa, non abbiamo ancora mai usato il giubbotto.

Sul treno

Non mi ricordo più che giorno era l'ultima volta che sono andata a lavorare.  Era di mercoledì e probabilmente era un mese fa. Stamattina mi sono alzata troppo presto. Mi sono preparata in fretta e non mi sembrava vero poter tornare a lavorare. Lo so, fra tre ore mi sarò già pentita... avrò perso l'entusiasmo. E fra una settimana mi dirò: potevo starmene a casa ancora un po'.

Schiele, cardinale e suora

  Continuo la mia rassegna di "baci" nell'arte con quest'opera poco conosciuta di Schiele, un'opra controversa e provocatoria, un bacio fra un cardinale che ha il volto dello stesso pittore e  una suora, che ha il volto della sorella di Schiele, sua prima modella. Quest'oera è una critica alla società viennese dell'epoca ma anche un omaggio al suo maestro, Klimt, infatti le analogie con il Bacio di quest'ultimo sono molteplici.