Nonostante la quarantena oggi è stata una buona giornata.
Sono due giorni che cucino, ieri ho preparato il pane e la cuddura, stamattina le tagliatelle.
Generalmente non mi spreco molto in cucina, ma ora ho tempo e abbiamo avuto modo di realizzare le cose che una volta era normale preparare.
La mia famiglia ha una lunga tradizione di panificazione, alla fattoria ho il forno a legna che ha sempre sfornato pane in abbondanza. A me piace davvero tanto fare il pane perché mi lega con il passato della mia famiglia e con il mio paese, alla fattoria il pane è una tradizione importante.
La nonna poi usava fare le tagliatelle tutte le settimane, anzi mi raccontavano che a casa di mio nonno le tagliatelle al sugo non mancavano mai sulla tavola alla domenica, nemmeno in tempo di guerra! Alla fine le tagliatelle non richiedono molto impegno, e ora le stiamo facendo spesso.
La Cuddura invece è tradizione della famiglia di mio marito, loro sono di origini siciliane e questo dolce è tradizionalmente preparato al giovedì santo. La cuddura però non mi viene nemmeno lontanamente come quella della nonna di mio marito. Assomiglia di più a certi biscotti che mangiavo da piccola solo che non ricordo se li compravamo in Puglia dalla nonna A. oppure da qualche altra parte. È un gusti che mi ricorda qualcosa ma non riesco proprio a collocarlo.
Cerco sempre di portare in tavola sapori di famiglia, per rafforzare le tradizioni, per saldare la memoria.
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