Passa ai contenuti principali

Parlare di scuola nel 2020


Parlar di scuola in questo 2020 e rimanere politicamente corretti è davvero difficile.
A oggi, 31 luglio 2020, non ho idea di come ripartirà la scuola.
Il Ministro continua a far dichiarazioni, anche abbastanza irrispettose della professionalità docente. Vorrei ricordare in primis al signor Ministro che l'utilizzo del pc non è nel nostro contratto, peraltro già scaduto da tempo.
Se da Marzo ci siamo attivati per inventare una didattica a distanza è solo perché teniamo ai nostri studenti e soprattutto perché siamo professionisti seri che non si lamentano ma si rimboccano le maniche.
Quindi Al governo dovrebbero esaminare prima di tutto questo problema: AGGIORNARE IL CONTRATTO. Perché se lavoro al PC  ESIGO le tutele da esso derivate e anche la retribuzione correlata.
Quando lavori al Pc hai il diritto di avere pause e visite mediche. Io in 15 anni di servizio non sono mai stata visitata da un medico del lavoro e questo lo ritengo un abuso nei miei confronti.
Dopo che il governo ha predisposto questo cambiamento nella mia professionalità allora si può parlare di diversificazione della didattica, ma solo dopo questo punto.
Non servono banchi, non serve arredo scolastico, questo è solo fumo negli occhi, questo è solo un modo per far lavorare qualcun altro, non di certo un metodo per cambiare la didattica.

Il Governo dopo aver CAMBIATO il contratto e ADEGUATO la retribuzione ad un nuovo modello di didattica integrata deve pensare alla sostenibilità della didattica integrata e interrogarsi se questa è possibile e se rispetta i diritti costituzionali. Un conto è uno stato di emergenza, un conto è la normalità.
Mi hanno sempre detto che la Costituzione Italiana era perfetta e non permetteva la dittatura, in questo periodo mi sto ricredendo, non c'è peggior dittatura che il populismo.
LA scuola è un diritto e deve arrivare a tutti, pertanto se il governo vuole la didattica integrata deve fare in modo che ogni singolo studente sia raggiungibile in questo modo.
Io non sento mai parlare di questi temi però... come mai?
Eppure il ministro a suo tempo fu insegnante...

Dopo che il governo si è accertato che ogni singolo studente italiano abbia i mezzi per essere raggiunto dalla scuola come chiede la nostra costituzione allora possiamo parlare di FORMAZIONE DEL PERSONALE, che non deve essere iniziativa dei singoli o delle singole scuole, ma NAZIONALE! Perchè non devono esserci scuole all'avanguardia e scuole allo sfascio! Perché non ci deve essere il collega espertissimo e quello che si rifiuta di imparare ad usare un pc, perché come la legge anche la scuola deve essere uguale per tutti, è la costituzione che ce lo dice, è la costituzione che ci dichiara uguali. Perché lo dimentichiamo sempre?

Dopo questo potete anche darci i banchi con le ruote.
Perché un sistema non si cambia al contrario.

Commenti

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Vincent Van Gogh, donne che Raccolgono patate

Siamo abituati a vedere il Van Gogh che usa i colori brillanti, quello delle nature morte, dei paesaggi del midi, mentre non siamo per nulla abituati a guardare il Van Gogh "realista" quando ancora non conosce la pittura parigina e soprattutto Giapponese. Il Van Gogh realista che descrive la povera gente, i minatori, i mangiatori di patate e in questo caso le raccoglitrici di patate. Prive di ogni poesia, descritte con toni terrosi riceve su zappe e vanghe, con mani nodose e un piccolo cesto di patate da un lato. Povere in ogni cosa, anche nel loro raccolto.

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...

Il Lamassù

In questi giorni si susseguono incessantemente notizie sulla distruzione di antichi siti mesopotamici nei territori sotto il controllo dell'Isis. Sono notizie che mi fanno accapponare la pelle, che mi dilaniano il cuore. E allora oggi vi presento il Lamassù, di cui ne rimangono diversi esemplari nei musei occidentali come al Louvre o a Chicago. Sono statue di grandi dimensioni che venivano poste in corrispondenza delle porte di ingresso delle città assire e dei palazzi reali  dove simbolicamente facevano da guardia contro gli spiriti maligni. Sono creature alate con il corpo di toro o di leone e il busto di uomo.

Ciao Giorgio

Come un flumine a ciel sereno, oggi la notizia della scomparsa di Giorgio Faletti. Mi piace ricordarlo così, nelle sue performance in Drive in come Vito Catozzo, Me lo ricordo come se fosse ieri quando con papà guardavo il Drive in e ricordo tutti i singoli personaggi.

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

Internamento finito

Fra due o tre ore sarò nel mio letto. Finalmente me ne vado. Non sono minimamente guarita. Sono solo migliorata e quindi posso curarmi a casa.