Da molto tempo mi era stato consigliato di visitare Arezzo visto il mio spasmodico amore per Piero della Francesca. Sono passati veramente tanti anni da quando mi innamorai di lui ad Urbino, davanti alla flagellazione, ma non mi era ancora capitato di completare il viaggio dopo Urbino e Milano.
Devo dire la verità, gli affreschi di San Francesco non hanno avuto la stessa impressione della Flagellazione, ma li ho comunque apprezzati. Grazie al Covid ho potuto ammirarli in piena solitudine, come forse non mi sarebbe accaduto prima.
Ma l’intera città di Arezzo è bellissima.
Deserta, il sole metteva in luce tutta la sua bellezza. Arezzo fu patria di illustri come Vasari e Petrarca ed è piena di tesori inaspettati. Peccato che per Covid alcuni luoghi fossero ancora chiusi, ma ho cercato di vedere quanto possibile.
Arezzo è anche la città dove è stata girata la Vita è Bella di Benigni, nelle piazze sono presenti cartelli che illustrano le varie scene.
Durante queste mie vacanze italiane ho avuto modo di capire meglio le dinamiche della pittura Toscana, certe cose le capisco solo quando ci sei dentro, quando le vedi dal vero. Mi sono sempre chiesta come mai da Arezzo Piero si fosse spostato ad Urbino, credevo che Toscana e Urbino fossero molto lontani e solo qui mi sono accorta invece che l’appenino da queste parti non è una barriera, e anzi Urbino è molto più vicino di quello che si possa pensare.
Vedere con i propri occhi da capire come siano limitati i libri di storia dell’arte. Per quanto io studi continuamente c’è sempre qualcosa da imparare.
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