Stamattina mi sono alzata presto.
Dirimpetto abita un bambino e la mattina presto, già verso le 7, si mette ad urla are alla finestra. Io lo sento e mi sveglio e non riesco più a prendere sonno.
Un giorno vorrei fermare i genitori e capire perché lo lasciano urlare alla finestra, poi mi dico che poveretti hanno già tanti problemi così e lascio perdere.
Però io sono sveglia e mi sale l’ansia.
Non posso fare niente perché gli altri dormono.
Sono assaliti da mille problemi e scelte che mi paiono sbagliate. Un turbinio di emozioni, alti e bassi, che tolgono il respiro.
Mi hanno sempre detto che la costituzione italiana era creata per garantire le libertà ai cittadini e c’erano modi per cui questi diritti restassero inviolati. Però poi esiste lo stato di emergenza in cui tutto vale, e la libertà viene calpestata. I diritti lesi in nome di un pericolo. Ancora una volta mi interrogo sulla reale portata dello stato di emergenza, delle sue conseguenze e dei miei diritti.
Sale l’ansia perché ormai non si distingue più la verità.
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