Seguendo le orme di Piero mi sono ritrovata a Sansepolcro, altro bellissimo borgo toscano che ha dato i natali a Piero della Francesca.
Dopo una breve passeggiata per il paese sono andata al museo civico per ammirare due opere di Piero: il polittico della Misericordia e la Resurrezione. Due opere bellissime che ho potuto ammirare e contemplare in solitudine.
Anche Sansepolcro era deserta e il museo vuoto. Per Covid la casa di Piero era chiusa al pubblico, ma mi sono accontentata di ciò che era visitabile.
Nativo di Sansepolcro è anche Luca Pacioli, un matematico, inventore della ragioneria. Molto più giovane di Piero certo, ma questo mi ha portato a pensare che la propensione per la matematica sia giunta a Piero proprio “dall’acqua” bevuta a Sansepolcro.
Solo attraversando la Toscana ho capito quanto questo paese sia di importanza strategica per la comunicazione fra Toscana, Marche e Umbria e soprattutto immerso in quei cammini francescani molto importanti durante il medioevo (ricordo che storicamente il medioevo di fa finire intorno al 1500, una volta 1492 ma per dannatio memoriae si è passati dalla scoperta dell’America all’invenzione della stampa per definire la fine del medioevo).
Puoi studiare quanto vuoi sui libri, ma le connessioni le vedi solo con i tuoi occhi, non a caso i sapienti di ieri erano grandi viaggiatori.
È anche vero che a scuola ho pochissimo tempo e devo tagliare sempre e non posso mai dire tutto quello che conosco. Quest’anno chissà mi soffermerò di più su Piero e sulla pittura piuttosto che su altre cose, chissà poi come mi dovrò organizzare il lavoro, ogni tanto ci penso, ma poi non mi soffermo troppo, chi vivrà vedrà.
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