Passa ai contenuti principali

Powell - Vacanze Matte


Non ho la più pallida idea di come sia arrivato nel mio kobo questo libro. Ci sono sere che vago fra goodreads e siti in cui compilano liste di libri da leggere, mi faccio prendere dalla smania e acquisto tutto, poi sbatto nel kobo e dimentico la loro provenienza. Probabilmente questo libro era consigliato da qualche parte e alla fine l'ho letto.


I Kwimper, sono una famiglia di sfaticati che vive di sussidi per la disoccupazione, composta da padre, tre figli e una baby-sitter, durante un viaggio in auto prendono per sbaglio una strada in costruzione e si ritrovano, senza benzina, nel cuore del nulla americano. Una terra di nessuno che non figura nemmeno sulle carte geografiche, e che dunque può essere colonizzata, reclamandone la proprietà. La situazione ideale per cominciare da capo, come veri pionieri, e costruirsi un nuovo mondo: peccato che la terra promessa vada difesa dalle pretese di due funzionari del governo fin troppo zelanti, e di una banda di gangster da strapazzo.

DEvo essere sinvera? Più volte ho avuto la tentazione di mollare lì il libro. Poi non l'ho fatto e mi sono obbligata più volte a leggerlo fino alla fine. Toby, il protagonista, è un personaggio come Forest Gump, un po' tonto, che agisce con estrema ingenuità e per queto le ha tutte vinte. Evidentemente tutti coloro che hanno fatto fortuna in America erano così. Questo libro incarna i valori pionieristici degli Stati Uniti, della libertà e del farsi dal nulla con niente, e in qualche modo ha contribuito a sfaldare la mia personale idea di sogno Americano che mi sono fatta nell'ultimo anno con tutti questi libri americani che sto leggendo. Forse, mi dico ancora una volta, è il caso di smetterla con tutti questi libri americani.

Ancora una volta devo fare un appunto ai traduttori. Se un libro si intitola Pioneer, Go Home! perchè lo avete chiamato Vacanze matte ? Il titolo mi ha tratta in inganno ancora una volta. Mi aspettavo qualcosa di veramente diverso e per tutte le 335 pagine mi sono chiesta quale fosse il nesso fra il romanzo e il suo titolo. Ok che Pionieri, levatevi di qui non suona un granchè, ma Vacaanze matte non c'entra davvero un fico secco.

Esiste anche un film tratto da questo libro: Lo sceriffo scalzo, con Elvis Presley.

Commenti

Post popolari in questo blog

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.

Certe notti

Certe notti il sono proprio non ne vuol sapere di arrivare. Certe notti piangeresti dall'inizio alla fine. Certe notti ti chiedi il perché. Certe notti vorresti che tutto avesse fine perché questa partita te la sei giocata male. Vorresti il tasto rewind perché sai che questo è solo  l'inizio della fine. E non sai come andare avanti.... sperando che un giorno riderai di queste parole.

Avanti un altro

Con la scuola ricominciano anche i programmi alla tv e quello che noi aspettavamo di più era proprio il programma di Bonolis, Avanti un altro. Cenando alle 19 ci fa compagnia durante la cena, ci lascia momenti in cui possiamo parlare fra di noi e invece ci sono momenti in cui possiamo ridere tutti insieme. In confidenza posso dirvelo non vedo l'ora di rivedere Bonolis. Adoro Bonolis. Sarà che sono cresciuta con lui dai tempi di Bim Bum Bam.... è come se avesse accompagnato la mia generazione attraverso programmi sempre adatti alla nostra età.

Bazille, L'atelier de la rue la Condamine

Perché ho scelto proprio quest'opera? Non ne ho idea. Semplicemente volevo un'opera di Bazille e ho scelto questa. Perché proprio questa? Perché racconta una storia, racconta un luogo, racconta l'amicizia. Ti ci puoi perdere dentro e immaginare di essere proprio lì ad osservarli, concentrandoti li puoi persino sentirli parlare fra di loro. A mio avviso questo è uno dei quadri su cui potrebbe nascere uno di quei romanzi che hanno riscosso molto successo come la ragazza dall'Orecchino di Perla, costruiti su di un singolo dipinto, molto evocativo.

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Io e Te, Ammaniti

ho letto questo libro in meno di un paio d'ore mentre mi riposavo dopo pranzo per la scuola. La mia collega ha deciso di leggerlo in classe, interamente. In questo momento non sono proprio pronta per leggere storie del genere. Ho bisogno veramente di idiozie e leggerezze, capita no? Eppure l'ho letto volentieri anche se i temi trattati sono molto forti e impegnativi. Viverlo in classe non sarà facile. Mi riprometto di vedere il film uno di questi giorni.

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...