Passa ai contenuti principali

E' nata una Star, Nick Hornby


Quando ho aperto questo ebook per la prima volta credevo fosse inccompleto. Le pagine erano troppo poche per essere un libro. Invece dopo una ricerca su Internet scopro che le pagine ci sono tutte, il libro è proprio così piccolo.
Lo consiglio a chiunque abbia un'oretta libera e sia arcistufo di letture pesanti e complicate, di libri profumati, di libri altisonanti e abbia voglia di ridere ma anche di pensare e di porsi delle domande.



alla fine però il dubbio mi è rimasto. Ma il libro termina proprio così? Sì è un finale aperto, in modo che ognuno di noi possa immaginare come vada a finire. E si sa che questi sono i libri migliori. Oggi cercando informazioni su di lui ho trovato un'intervista su repubblica.it dove afferma: "Gli ebook offrono opportunità che erano negate alla carta, come appunto quella di pubblicare un singolo racconto breve, come questo, senza bisogno di aspettare di averne scritti otto o nove per raccoglierli in un volume o di allungarlo sino a farne un romanzo o almeno un romanzo breve, se invece senti che la sua dimensione èquella del racconto". E sinceramente io apprezzo questo. Faccio una fatica enorme a leggere le raccolte di racconti proprio perchè non ho il tempo di rifletterci su che subito ne inizia un'altro. Invece dopo questo libretto ho avuto il tempo di essere incredula, ma poi di pensarci su.
La storia non ve la racconto, perchè togliere al lettore la solpresa. Però è bello davvero!
Un appunto al titolo come il mio solito. In Italiano è stato tradotto cos': "E' nata una star" e devo dire che è coerente, però in Inglese fa "Not a star" e devo dire che è molto molto più coerente e intrigante. La differenza è minima, lo so', ma per me fa la differenza, credetemi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

La stele di Hammurabi

Questa opera mi affascina da quando avevo 8 anni e non ha mai smesso di esercitare il suo magnetismo e il suo fascino su di me. L'ho vista e ammirata al Louvre e sinceramente me ne sono innamorata subito.  In verità mi piace tutta la civiltà mesopotamica e vi consiglio di andare qui per farvene un'idea più precisa.

Bernini, Ratto di Proserpina

Bernini, Ratto di Proserpina, 1621-22 Senza ombra di dubbio questa è la mia scultura preferita. Non ce n'è un'altra che mi scateni emozioni pari. Adoro Bernini e adoro come lavora il marmo. La mano di Plutone stringe la coscia di Proserpina proprio come se fosse di carne e non di gelido marmo. Le sue mani sembrano vere, come la pelle di Proserpina sembra pelle vera e non pietra.  Il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovido. Proserpina, figlia di Giove e Cerere (dea della fertilità e delle messi), fu notata da Plutone, Re degl'Inferi, che, invaghitosi di lei, la rapì mentre raccoglieva fiori al lago di Pergusa presso Enna.

la maschera d'oro di Tutankhamon

Oggi aggiungo un pezzo da 90 alla mia collezione: la maschera d'oro di Tutankhamon. E chi non la vorrebbe? Oggi forse è il simbolo dell'Egitto e dell'Egittologia e il suo valore veniale è niente se confrontato con quello che questa maschera rappresenta. Tutankhamon era un faraone minore che regnò per soli nove anni (1336-1327 a.c.). Morì diciottenne per cause sconosciute, probabilmente assassinato, anche se recenti scoperte ed argomentazioni molto discusse sostengono di essere deceduto a casua di un semplice incidente di caccia. Genero ed erede del faraone "eretico" Akhenaton, il suo nome fu cancellato dai monumenti e non avrebbe ottenuto che una nota in calce alle pagine della storia dell'antico Egitto, se non fosse per la sua tomba rimasta inviolata fino al 1922, quando Howard Carter la scoprì.

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a

Duchamp, Fontana

Per me questa è un'opera davvero importante. La sua analisi e la sua comprensione mi hanno aperto le porte del 900 che fino ad allora erano rimaste chiuse.  Capendo il gesto di Duchamp ho aperto la mente all'arte del 900.  Ho capito che prima di giudicare bisogna capire e conoscere.  E ormai legata a lei ci sono troppi ricordi, simpatici ovviamente, che sono scritti indelebilmente nella mia memoria e che mi saltano in mente ogni volta che la vedo.

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

William Turner, Pioggia Vapore e Velocità

Oggi ho deciso di scegliere un'Opera di William Turner che mi è molto cara, ed è Pioggia, Vapore e Velocità. Mi ricorda i tempi della specializzazione e il mio docente di Arte Contemporanea. Mi ricorda il dipartimento di Storia dell'arte e quei giorni memorabili. Cosa descrive Turner? Quello che vede sporgendosi dal finestrino del treno. Un treno in Arrivo, il vapore della locomotiva che si confonde con le nuvole, la pioggia che scroscia dalle nuvole. Turner sceglie le immagini e le parole più inafferrabili che descrivono gli stati d’animo del mondo, nei quali sono racchiusi i temi poetici del Romanticismo inglese. La pioggia ed il vapore per evocare gli agenti atmosferici concreti causati dall’acqua; la velocità per invocare un concetto astratto. Essi si scontrano con la corporealità e la solidità della locomotiva e della ferrovia, ideata e costruita per opera dell’uomo. Rappresenta un'emozione che affascina e allo stesso tempo spaventa. Affascina il treno, crea

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.