Oggi abbiamo visitato la Necropoli di Montirozzi dove si trova la famosissima tomba estrusiva detta dei Leopardi. Era una vita intera che volevo visitarla e oggi ci sono riuscita. Non posso descrivere la mia emozione. Ieri sera non riuscivo a prendere sonno. Al solo pensiero di recarmi in una necropoli etrusca stavo male, la sindrome di Stendhal si faceva sentire solo al pensiero di trovarmi lì. Le tombe dipinte sono la mia passione. Fra tutte le cose che ci sono nell’arte, il culto dei morti è la cosa che mi affascina di più in ogni civiltà. Poi che dire degli Etruschi? Un popolo che da sempre ammiro a cui dedico sempre larga parte del mio programma, forse anche troppo, sottraendolo ai Greci.
Oggi poi quando mi sono trovata di fronte a queste pitture mi è mancato davvero il fiato. Quanta bellezza sopravvissuta al tempo.
La tomba dei Leopardi è sicuramente la più bella, ma anche le altre... tutte bellissime.
Vittoria venerdì prossimo avrà la verifica sull’arte etrusca e oggi ha potuto vedere dal vero quello che ha studiato. L’ho portata proprio per questo, per studiare dal vivo. Come ho sempre chiesto e come mi è sempre stato negato. Comunque da adulta sono riuscita a vedere quasi tutto da sola, mi manca poco ormai.
Sono ancora così impressionata che non riesco a mettere insieme due parole serie. Scendere per quelle scale buie, poi accedere la luce e ammirare lo spettacolo dei dipinti che sono lì da più di 2 mila anni sconvolge davvero. Immaginare i riti funebri, gli operai al lavoro che scavano il tifo, gli artisti che dipingono, per me sono emozioni troppo forti.
Anche in questo scavo abbiamo incontrato un simpatico gatto, esattamente come alla Villa di Catullo a Sirmione e alla Villa del Varignano. Che ogni scavo sia custodito da un gatto?
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