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Roma a sangue freddo

Sono tornata da Roma da molto tempo e finalmente posso scriverne  senza tradire emozione.
E' stata una bellissima settimana, con esperienze variegate, anche perchè avevamo moltissimi impegni di diversa natura, ma diversamente dalla piccola vacanza di dicembre ora a Maggio abbiamo vissuto a Roma un po' meno da turisti.
Avevamo un bell'appartamento e ciò ci ha reso più romani e meno "ospiti". Abbiamo frequentato meno i ristoranti, e ci siamo arrangiati di più come se fossimo a casa e questo un po' mi è dispiaciuto perchè avrei preferito abbondare di Amatriciane e Carbonare, ma pazienza.
Visto che siamo stati più romani, abbiamo vissuto il traffico e soprattutto il rumore di Roma, cosa che l'altra volta non avevo assolutamente provato, anzi mi era parsa una città così vivibile! Invece appena tornata a casa il silenzio della mia città mi è parso sacro e meraviglioso. Mi sono sentita come Orazio quando descrive il rumore di Roma e non vede l'ora di tornare nella sua villa in campagna.
Abbiamo visitato moltissime cose, ma non tutto quello che avrei voluto. Ho trovato chiusa la Chiesa di San Carlino alle 4 fontane, mentre ho visitato Sant'Andrea al Quirinale.  Siamo entrati in tantissime chiese e abbiamo visto cose incredibili come la piccola Chiesa del Quo Vadis quasi per caso.
Come per caso abbiamo assistito al cambio della guardia al Quirinale.
Abbiamo messo la mano nella bocca della verità. La prima volta che c'ero stata avevo 6 anni e non avevo avuto il coraggio, avevo pianto e non avevomesso la mano. Rachele che oggi ha un anno più di me non ha esitato, non ci ha creduto che se diceva una bugia qualcosa le avrebbe tagliato la mano. Ero davvero una credulona dea bambina, oggi invece quanto sono svegli i bambini?
Siamo stati in due musei: Villa Giulia e Il palazzo Massimo alle terme, una delle sedi del museo Nazionale Romano dove sono conservati inestimabili tesori come il Discobolo e anche gli affreschi della Villa di Livia, solo per citare alcune bellezze lì contenute. Due esperienze da capogiro.
Abbiamo visitato le catacombe di San Callisto, un'esperienza unica.
Abbiamo visto le tombe di Tarquinia, ma non quelle di Cerveteri.
Abbiamo infine passeggiato per lungo e per largo per tutta Roma cercando di vedere il più possibile, ma mi rimane sempre il rimorso di non aver visto abbastanza e la lista è davvero lunga ad iniziare da Galleria Borghese.
Abbiamo visto tante opere d'arte e tanta storia e la cosa bella è stata che ogni cosa è stata scelta da loro. Vittoria 11 anni e Rachele 7 anni, hanno scelto cosa vedere. Hanno guardato i libri, hanno scelto cosa volevano vedere. Erano consapevoli del loro patrimonio artistico, attente e felici di vedere la loro storia. Loro si sentono a loro agio nei musei e anzi! hanno proprio voglia di vedere e scoprire!

Domenica però abbiamo visto Papa Francesco. Un'emozione così grande non l'avevo mai provata, per un credente essere di fronte al papa è un'esperienza mistica di grande importanza, in quel momento ho capito che Dio esiste davvero e ora non ho più nessun dubbio. Siamo dovuti andare 3 volte a Roma ma alla fine lo abbiamo visto. Quando sono triste ci ripenso e mi faccio forza, ho visto e sentito Papa Francesco, è stato davvero un'esperienza importante. 
Ho come l'impressione che questi due viaggi a Roma siano stati qualcosa di importante, una sorta di inizio. Abbiamno lanciato una nuova moneta nella fontana di Trevi perchè vogliamo tornare ancora a Roma, perchè io sento che c'è qualcosa che mi lega a quella città in questo momento, qualcosa di importante con la mia nuova vita. Ho ancora molto da vedere e molto da scoprire, ritorneremo lo so.

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