Passa ai contenuti principali

Di nuovo a Roma

Sono di nuovo a Roma. Stavolta niente Hotel, ho un bel appartamento di 4 ampi vani vicino al Vaticano. Potrebbe comodamente essere casa nostra, manca giusto una stanza per essere perfetta per noi. Mi da l’impressione di non essere una turista ma di essere una Romana de Roma. 
Peccato che tolta la meraviglia dei primi attimi il traffico, l’assenza di parcheggi, il rumore e ahimè anche la rumenta mi facciano rimpiangere la mia cittadina di provincia e il suo profumo di salsedine, perché la mia città sa di mare, sempre. Però dalla mia finestra vedo il cupolone, penso a Michelangelo e per un po’ posso barattarlo con la noiosissima salsedine che impesta il mio naso 365 giorni all’anno.
Ho deciso che frequenteremo pochissimo gli hotel d’ora in avanti. Troppo impersonali, poco attenti alle famiglie. Meglio una casa, più spazio per vivere e rilassarsi. La stanza dell’hotel è troppo piccola per una famiglia come la nostra, abbiamo bisogno di spazi articolati, magari anche di una cucina per prepararci una tisana. Non ho bisogno di essere servita e riverita in vacanza, quando sono in vacanza ho voglia di scoprire. Se non voglio scoprire allora vado in un resort. Ma forse noi non siamo mai stati tipo da resort.
Ieri eravamo in hotel, alla fine abbiamo dovuto prendere due doppie. I nostri amici hanno avuto un’inconveniente: la reception ha fatto un errore ed ha assegnato la loro stanza anche ad altri clienti che sono arrivati quando la partita Roma Liverpool è finita e loro stavano già dormendo. Se fosse capitato a me... sarei morta, da sola, senza mio marito... con un estraneo che cerca di entrare nella stanza... no, basta, in hotel non ci voglio più andare. Eppure era un hotel a 4 stelle! Meglio un bel appartamento così siamo tutti insieme. Non a 4 camere di distanza.
Questo appartamento costa quanto un hotel alla fine, però abbiamo tanto spazio, la libertà di entrare e uscire quando vogliamo e nessun orario.

Commenti

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Keith Haring, Tuttomondo

Tuttomondo è un grande murale realizzato da Keith Haring nel 1989 sulla parete esterna della canonica della chiesa di Sant'Antonio abate a Pisa. La superficie della parete misura circa 180 metri quadri (10 metri di altezza per 18 metri di larghezza), si tratta del più grande murale mai realizzato in Europa, l'ultima opera pubblica dell'artista statunitense, nonché l'unica pensata per essere permanente. Lo aggiungo alla mia webgallery perché adoro Haring da sempre e ogni volta che vado a Pisa rimango sbalordita di fronte a questo murale ogni volta. E' quasi incredibile che una delle opere più importanti di un artista Newyorkese sia a Pisa, così vicino a me. E' lì, sempre visibile, gratis, ad incarnare la concezione dell'arte di Keith. 

Numero 11 Jonathan Coe

C'erano giorni in cui divoravo i suoi libri. Poi ultimamente... boh non mi piace più quello che scrive. Ho continuato a leggere e comprare i suoi libri ma dopo questo penso che smetterò. Ho fatto una fatica abnorme a leggerlo, per l'amor del cielo bel libro, bella analisi della società contemporanea, ma che palle! Tutti questi personaggi che portano avanti la loro storia personale e si intrecciano a vario titolo con la defunta famiglia Winshaw... troppi nomi da ricordare, troppe vicende lasciate e poi riprese, troppi intrecci da ricordare. Ora che leggo la trama tutto appare chiaro, del resto è la storia dell'amicizia di Rachel e di Alison, ma cavolo quante persone incontrano i destini di Rachel e Alison nelle quasi 400 pagine del romanzo? E poi quel finale... Non ne voglio parlare. E' una chiara metafora, il libro certamente ha due o tre livelli di lettura, ma mi ha lasciata un po' così... delusa. Io non ci vedo qualcosa di esaltante al pari dei preceden...

Io e Te, Ammaniti

ho letto questo libro in meno di un paio d'ore mentre mi riposavo dopo pranzo per la scuola. La mia collega ha deciso di leggerlo in classe, interamente. In questo momento non sono proprio pronta per leggere storie del genere. Ho bisogno veramente di idiozie e leggerezze, capita no? Eppure l'ho letto volentieri anche se i temi trattati sono molto forti e impegnativi. Viverlo in classe non sarà facile. Mi riprometto di vedere il film uno di questi giorni.

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Avanti un altro

Con la scuola ricominciano anche i programmi alla tv e quello che noi aspettavamo di più era proprio il programma di Bonolis, Avanti un altro. Cenando alle 19 ci fa compagnia durante la cena, ci lascia momenti in cui possiamo parlare fra di noi e invece ci sono momenti in cui possiamo ridere tutti insieme. In confidenza posso dirvelo non vedo l'ora di rivedere Bonolis. Adoro Bonolis. Sarà che sono cresciuta con lui dai tempi di Bim Bum Bam.... è come se avesse accompagnato la mia generazione attraverso programmi sempre adatti alla nostra età.

La stele di Hammurabi

Questa opera mi affascina da quando avevo 8 anni e non ha mai smesso di esercitare il suo magnetismo e il suo fascino su di me. L'ho vista e ammirata al Louvre e sinceramente me ne sono innamorata subito.  In verità mi piace tutta la civiltà mesopotamica e vi consiglio di andare qui per farvene un'idea più precisa.

sii gentile, sempre

In questo particolare periodo della mia vita determinate parole mi feriscono peggio delle lame dei coltelli. Le sento entrare in profondità e lacerare il mio fragilissimo io. Per questo evito il contatto con quelle persone che hanno come abitudine il fare frecciatine oppure battute pesanti, perchè non riesco a reggerle, ho la lacrima facile, sono debole. In genere ho una bella corazza, una me falsa che erigo a mia difesa e che difficilmente viene scalfita, ma ultimamente non riesco più a tenerla in piedi, costa così tanta fatica tenere su questa maschera felice... Dato che so quanta fatica costa tenere su questa impalcatura di felicità quando dentro stai morendo cerco sempre di essere cortese, di non sprecare le parole, di non  rispondere con cattiveria anche quando invece ce ne sarebbe bisogno. Mentre chi ho davanti non usa questa cortesia nei miei confronti. Io sto combattendo moltissime battaglie, sto passando i peggiori anni della mia vita e ho pochissime persone con cui co...

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.