Cara nonna oggi sarebbe stato il tuo 86^ compleanno, ma sono già 15 anni che non ci sei più.
Oggi sarebbe stato un traguardo più che normale, quanti ci arrivano comodamente. Spesso immagino che tu sia ancora con me, immagino le nostre chiacchierate. Io che ti racconto i miei viaggi. Io che ti racconto quello che studio e quello che so. Io e te che guardiamo i documentari e discutiamo perché magari adesso io quelle cose le ho viste davvero e non solo alla tv.
In libreria mi soffermo su di un titolo che ti sarebbe potuto piacere.
Troppo spesso ti immagino con le mie figlie che non hai conosciuto, mentre dici loro che sono meglio di me, e hai ragione. Ti immagino mentre insegni loro le cose e mentre mi sgridi perché io non ho imparato niente, nemmeno a tenere una casa.
Spesso mi chiedo le cose che non ti ho chiesto, tutte quelle cose che ti facevano soffrire in silenzio e nessuno si è mai preoccupato di chiederti. Forse un po’ ora le capisco ma non so se sono quelle perché è un dialogo ad una voce sola, io parlo e mi rispondo perché tu non ci sei.
Quando accadono le cose spesso mi dico che è meglio che tu non ci sia più almeno non le vedi, almeno non soffri. Poi mi dico che almeno io avrei avuto una spalla su cui piangere, qualcuno che poteva sorreggermi.
Lo sai che se avessi il genio della lampada e i tre desideri uno sicuramente sarebbe quello di riaverti indietro, adesso subito. Ti ricordi quando avevi detto che non ti interessava morire perché a nessuno sarebbe importato e io ho pianto perché non mi avevi nemmeno presa in considerazione? Ancora oggi non sono in grado di pensarti, di parlare di te senza piangere a dirotto da quanto la tua assenza fa male.chissà quando verrà il momento in cui potrò parlare di te senza piangere, forse mai.
Ovunque tu sia Buon Compleanno.
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