Ieri sentivamo inevitabile la stretta del nuovo dpcm.
In qualche modo sapevo che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno. L’ultimo giorno di scuola, l’ultimo giorno in cui potevo camminare per la strada, l’ultimo giorno di bar, pasticcerie e ristoranti.
Stamattina mi sono alzata con l’umore di un condannato a morte che si appresta a vivere il suo ultimo giorno. A scuola mi sono arrabbiata molto perché non tutti danno lo stesso valore che io do alla scuola e all’istruzione. Per me la scuola, lo studio, il sapere sono cose davvero importanti e fondamentali, il vero motore della vita, invece ai ragazzi interessa poco, agli istituti tecnici non c’è quella voglia di sapere, quella voglia di scoprire e insomma mi spesso questo mi lascia l’amaro in bocca e oggi mentre mettevo passione nello spiegare come ogni volta e notavo il loro crescente disinteresse sono rimasta mortificata.
Sono tornata a casa a piedi perché pensavo che una passeggiata così lunga non sarebbe stata più possibile. Una passeggiata nei colori autunnali.
Nel pomeriggio ho salutato il mare, pensavo che non sarebbe stato più possibile rivederlo.
Abbiamo comprato una torta in pasticceria perché pensavo che chiudessero fino a data da destinarsi e la meringata quanto mi era mancata in lockdown....
20.20 parla Conte. Strega comanda color Giallo!
Liguria Gialla!
Ho vissuto questa giornata come fosse l’ultima, ma in realtà non la è, per qualche giorno ancora siamo liberi.
Non uscirò poi così tanto sia chiaro, ma sapere che posso farlo mi solleva.
Non ho di certo motivi per uscire di casa, sono in smartworking, ho una cyclette e tutto quello che mi serve è a casa, uscirò solo per prendere Rachele a scuola.
Però sapere che posso uscire, che posso fare le cose mi fa stare tranquilla e serena.
Commenti
Posta un commento