La pace e la tranquillità si raggiungono solo con l’isolamento.
Via i social, via i giornali e soprattutto la tv, tolte queste cose il mondo apparirà normale e meno pauroso. Almeno così mi è parso più e più volte da marzo ad oggi.
Più volte da marzo mi sono sentita affogare nella paura, paura di ogni cosa. Paura di ammalarmi, paura di non riuscire a vivere, paura di non tornare mai alla normalità. Quando tutto mi sembrava irraggiungibile e sembrava soffocarmi ho gradualmente chiuso. Chiudendo ho ritrovato la pace.
C’è troppa gente spaventata che ha bisogno di ritrovare la pace interiore la fuori.
C’è troppa gente che ha bisogno di ritrovare la tranquillità per affrontare in modo corretto questo periodo.
In questo momento preferisco stare a casa. Esercitare il mio senso civico.
Magari fare un giretto vicino a casa, se abito in centro città non posso di certo nascondermi fra i boschi, ma passeggio nelle vie del centro e onestamente devo dire che le persone sono drasticamente calate... i bar chiusi contribuiscono alla scarsità di gente per la strada. Qualcuno beveva con il bicchiere chiuso nel sacchetto di carta come gli ubriachi, che brutte scene... piuttosto che fare un’aperitivo così niente... piuttosto me lo faccio portare a casa.
Insomma si prepara un triste avvento e anche un triste Natale.
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