Se mi guardo indietro mi sembra di aver passato tutto il week end a pulire, riordinare e riorganizzare casa. Effettivamente ho passato molte ore a fare questo, ma ho passato anche qualche ora piacevole sulla spiaggia e oggi al ristorante sulla terrazza all’aperto a magiare al sole in maniche corte, cose bellissime, cose estive, cose degne di quella che chiamano estate di San Martino.
Da settimane cerco di vivere intensamente questi momenti perché ho troppa paura che possano terminare.
Naturalmente continuano a dirci che siamo in bilico con la zona arancione, quindi cerco di fare quello che poi potrebbe mancarmi, un pranzo al ristorante, una mattina sulla spiaggia, una passeggiata in centro.
Nuvole nere oscurano il nostro orizzonte, la nonna di mio marito è ricoverata in una rsa e le notizie non sono buone, potete immaginare come si viva male la situazione. Hanno parlato di questa rsa anche ai tg nazionali e in famiglia poterne parlare obiettivamente senza opinioni politiche e preconcetti di varia natura è molto difficile. La famiglia poi è stata segnata recentemente da un lutto, non si è fatto in tempo a digerire questa mancanza che subito si è stati catapultati in questo nuovo dramma. Il Covid è anche questo. È molto difficile andare avanti, non hai nemmeno una spalla su cui appoggiarti, non puoi più verti con gli amici, almeno nel nostro caso ne abbiamo diversi positivi e alla fine ognuno ha i suoi problemi e si è sempre più soli. Il covid è anche questo. Io sono cresciuta in solitudine e sono abituata, anzi forse preferisco stare sola perché non so nemmeno cosa vuol dire avere un amico, ma capisco che non per tutti è così, io sono un’eccezione.
Sono tempi difficili.
Se potessi scapperei altrove. Ma adesso, proprio non c’è nessuna possibilità di andare altrove. Credo che non mi sia mai stata stretta l’Italia come in questo momento.
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