Madeleine Hanna era l'unica laureanda a non aver capito.
All'inizio degli anni Ottanta, mentre tutti attorno a lei leggono Roland Barthes e studiano lo strutturalismo («la prima cosa che profumava di rivoluzione»), Madeleine rimane felicemente attaccata a Jane Austen, George Eliot e Henry James. Ma ora, all'ultimo anno di università, si è iscritta al corso di semiotica. Folgorata dai Frammenti di un discorso amoroso, cede al fascino di Leonard Bankhead, un giovane dallo strano carisma che soffre di profonde crisi depressive, fino a convincersi di esserne davvero innamorata. Ma all'improvviso ricompare anche Mitchell Grammaticus, un vecchio amico ossessionato dall'idea che Madeleine sia la donna della sua vita. Nel corso di un anno, da quando si laureano e muovono i primi passi nel mondo, i tre ragazzi saranno costretti a rimettere in discussione tutto quello che hanno imparato sui libri, a rivedere le idee e gli ideali mediati dalla letteratura. Con conseguenze imprevedibili.
Su Jeffery Eugenides avevo già scritto un post qualche tempo fa, ponendolo fra i miei personaggi famosi. Poi dopo la lettura del Kobo e l'avvicinamento alla carta ho ripreso quel librone bianche che da almeno 1 anno doveva essere letto.
Madaleine mi assomiglia da morire. Si è laureata in lettere perché semplicemente gli piaceva leggere. Proprio come ho fatto io. E come me ha subito il fascino della semiotica, senza poi rimanerci invischiata, almeno dal punto di vista dello studio. Anch'io del resto poi mi sono volta alla storia dopo la conoscenza della semiotica. Poi adoro i libri fatti di libri, libri che parlano di altri libri, libri costruiti su altri libri. Forse le recensioni che ho letto erano scritte da persone che non hanno bene idea di cosa sia la letteratura e mi rendo conto che in questo caso il libro diventa a tratti pesante. Per me invece è il libro ideale, c'è la storia d'amore, ci sono adolescenti o young adult americani, ci sono diversi livelli di lettura, c'è della sostanza, posso rifletterci per giorni e giorni ed è scritto in maniera esemplare. Lo ammetto vorrei leggere libri come questo ogni giorno.
E io credo che questo libro sia al pari degli altri due, Le Vergini suicide e Middlesex. Sono libri molto diversi fra di loro e questo dovrebbe far capire la levatura dello scrittore, che non si ripete, che non fa del suo successo un cliché (quanti libri pessimi ho letto semplicemente ricalcati su di un successo planetario!). Certo il mondo è vario e non tutti i libri sono accessibili a tutti, ma secondo me questo è meraviglioso.
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