Da due anni a questa parte le cose non mi vanno troppo bene. Ho una serie di sfortune una dietro l'altra, intercalate da piccole gioie, subito offuscate da altri spiacevoli eventi.
Ho imparato a gioire delle piccole cose, a trarre forza da queste piccole gioie per andare avanti.
Cerco di non pensare troppo al futuro e di vivere il presente. Il futuro mi appare sempre troppo nero, non riesco a trovare le forze per superarlo. Invece il presente è carico di sorprese, di piccole gioie che ti aiutano ad andare avanti.
Anche in ambito lavorativo non tutto è perduto come credevo un mese fa. Non ho perso del tutto la speranza e forse riesco a metterci una pezza. Molto dipende da quello che dirà il governo il 29 Agosto.
Maledetta data, il 29 Agosto, funesta sempre la mia vita.
Avevo intenzione di buttare tutto alle ortiche. Mi sono maledetta per aver scelto questo lavoro e soprattutto per aver scelto di lavorare per lo stato. Lo stato idealizzato per cui hanno lavorato i miei genitori non esiste più. Non sono stata cresciuta per credere in me stessa e nelle mie forze, infatti, mio padre mi diceva sempre di sposarmi uno ricco. Io alle mie figlie dico sempre che dovranno lottare per avere un posto nel mondo. E' finito il tempo del servire lo stato e anche dei mariti ricchi. E' solo il tempo di farcela con le proprie forze.
Avevo voglia di reinventarmi. Credo lo farò comunque. Comunque vadano le cose.
Forse sono stata troppo ottimista, non credo che le cose andranno come avevo sperato fino a qualche minuto fa... è stato bello sperarci anche solo per 12 ore.
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