Alla fine stamattina si è deciso di fare un giro a Torino e di non andare al salone del libro. Era una così bella giornata e Torino brillava in tutta la sua bellezza ed era veramente un peccato non fare una passeggiata in centro. E poi diciamocelo... bissare il salone sarebbe stato inutile. Ieri ho visto quel che dovevo e mancando i "grandi" acquisti fortunati non ne avrei fatti. Gli sconti erano applicati anche ieri e devo dire che in questo momento preferisco acquistare libri di carta per Vittoria e ieri lei era decisamente delusa.
Il curatore del salone invece era entusiasta sia per il flusso dei visitatori che per il volume d'affari nonostante che le grandi case editrici abbiano disertato la 30esima edizione preferendo Milano.
La gente non è mancata, e devo dire che per lettori come me che cercano cose particolari questi salone era una manna, con così tanto spazio ai piccoli e indipendenti. Torino va avanti nonostante Milano, io il prossimo anno ci sarò.
Però stamattina ho preferito il centro.
Sono andata per la sesta volta al museo Egizio ma il nuovo allestimento mi ha delusa e ne parlerò poi a parte. Abbiamo provato uno slow fast food per pranzo, rimanendo significativamente stupefatti, tanto da meritare un post a parte, ovviamente privo di qualsivoglia sponsorizzazione.
E prima di andare via ci stava una vista panoramica della città, siamo saliti sulla Mole Antonelliana. Lo ammetto ho avuto un po' paura, ma la vista delle Alpi e della città intera da lassù merita veramente, non avevo mai avuto il coraggio di farlo prima. Rachele lassù mi ha detto: mamma l'Italia nella cartina è molto piccola ma in verità guarda solo Torino com'è grande!
Piccola deve ancora capire le scale, però è rimasta stupefatta dalla vastità del paesaggio.
Vittoria invece è voluta salire perché a scuola ha studiato il Piemonte e ha letto la storia della Mole e mi sa che qualcuno ha raccontato l'esperienza della salita in classe e lei non ha voluto esser da meno. Ha voglia di vedere e scoprire, proprio come ne avevo io alla sua età. Quello che cambia è che lei ha maggiori possibilità di farlo, anzi la sprono sempre.
Così si è conclusa la nostra mini-fuga a Torino, non nascondo che ne vorrei una al mese anche se sono veramente provata e stanca. Però è così bello scoprire e viaggiare!
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