Per la prima volta dopo tanto tempo ho bisogno di farmi coraggio. Tra dpcm e ordinanze regionali a scuola non so che pesci prendere, da lunedì dobbiamo ribaltare l’orario, cambiare strategie, ricominciare tutto daccapo. Sono stanca. Avrei quasi bisogno di una settimana di riposo. Sono sempre a pensare a come organizzare il lavoro che tutto mi cambia sotto.
Non vi dico poi lo stress di quando entrò in classe e trovo degli assenti. Mi chiedo come stanno. Mi chiedo se sono svogliati o ammalati. Poi quando arrivano le notizie dei tamponi ho il fiato sospeso fino al risultato...
Quando poi arrivano le notizie delle positività... beh insomma non stai bene, la preoccupazione c’è sempre.
Forse ora è peggio di Marzo, si sta entrando in un tunnel che già conosciamo. Potevamo fare e forse non abbiamo fatto, siamo nel momento dei se e dei ma... ma in due mesi forse non si è fatto in tempo a costruire niente perché tutti i paesi sono messi come noi.
A marzo non conoscevo nessuno di malato. Adesso il virus è sempre più vicino.
E intanto non mi resta che godere di ogni piccola cosa perché domani potrebbe non esserci più: i ragazzi in classe, le chiacchiere con i colleghi, le corse fra una classe e l’altra, tante piccole cose che sono mancate e che fra poco mancheranno ancora.
Forse dovremmo andare a mangiare ancora una pizza prima che sia troppo tardi, magari vedere il mare un’ultima volta. La fattoria so già che la vedrò nel 2021, non posso davvero più salire ormai, per quest’anno niente castagne.
Mai avrei immaginato una situazione così, anni di rinuncia.poca fattoria, niente isola, pochi rapporti sociali.
Appena finirà voglio vedere l’aurora boreale, voglio il grande nord.
Ho voglia di vedere il mondo, ho voglia di ricominciare a vivere.
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