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Il partigiano Johnny


 Il Partigiano Johnny di Beppe Fenoglio è uno dei libri più belli che abbia mai letto, ma se lo avessi letto a 20 anni non l'avrei capito, non l'avrei apprezzato come oggi. Oggi mi ha parlato nell'intimo. Ho scritto un milione di volte che odio i libri pieni di aggettivi, che odio i libri dove ci sono milioni di parole che descrivono una cosa, che mi piace la scrittura concisa e secca priva di fronzoli, eppure ho amato questo libro dall'inizio ala fine perchè pieno di parole. Le parole vanno conosciute e le parole vanno sapute usare. Nella vita è vero tutto e il cotrario di tutto finchè non lo incontri nella forma che si confà a te. Questo libro è un tripudio di parole e quando quelle in Italiano non bastano si fa ricorso anche a quelle inglesi. Johnny parla in inglese, pensa in inglese. Durante l'inverno l'inglese si assottiglia per poi esplodere di nuovo come la guerra. A volte ero così attenta alle parole che perdevo di vista la trama. E' prprio vero che ognuno trova se stesso nel libro che sta leggendo. Leggere è un'esperienza meravigliosa.

Commenti

  1. Ho appena finito di leggerlo anch'io: dopo un inizio un po' tiepido, mi ha appassionato sempre di più, fino alla fine. Pian piano sono diventata anch'io Johnny... potenza delle parole! Atapo

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    1. Il caso ci ha portato a leggere lo stesso libro nello stesso momento, sai a volte mi chiedo come mai accadano queste cose...

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