Passa ai contenuti principali

Il partigiano Johnny


 Il Partigiano Johnny di Beppe Fenoglio è uno dei libri più belli che abbia mai letto, ma se lo avessi letto a 20 anni non l'avrei capito, non l'avrei apprezzato come oggi. Oggi mi ha parlato nell'intimo. Ho scritto un milione di volte che odio i libri pieni di aggettivi, che odio i libri dove ci sono milioni di parole che descrivono una cosa, che mi piace la scrittura concisa e secca priva di fronzoli, eppure ho amato questo libro dall'inizio ala fine perchè pieno di parole. Le parole vanno conosciute e le parole vanno sapute usare. Nella vita è vero tutto e il cotrario di tutto finchè non lo incontri nella forma che si confà a te. Questo libro è un tripudio di parole e quando quelle in Italiano non bastano si fa ricorso anche a quelle inglesi. Johnny parla in inglese, pensa in inglese. Durante l'inverno l'inglese si assottiglia per poi esplodere di nuovo come la guerra. A volte ero così attenta alle parole che perdevo di vista la trama. E' prprio vero che ognuno trova se stesso nel libro che sta leggendo. Leggere è un'esperienza meravigliosa.

Commenti

  1. Ho appena finito di leggerlo anch'io: dopo un inizio un po' tiepido, mi ha appassionato sempre di più, fino alla fine. Pian piano sono diventata anch'io Johnny... potenza delle parole! Atapo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il caso ci ha portato a leggere lo stesso libro nello stesso momento, sai a volte mi chiedo come mai accadano queste cose...

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

La stele di Hammurabi

Questa opera mi affascina da quando avevo 8 anni e non ha mai smesso di esercitare il suo magnetismo e il suo fascino su di me. L'ho vista e ammirata al Louvre e sinceramente me ne sono innamorata subito.  In verità mi piace tutta la civiltà mesopotamica e vi consiglio di andare qui per farvene un'idea più precisa.

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Margherita di Brabante, Giovanni Pisano

Oggi vorrei aggiungere alla mia webgallery questa scultura di Giovanni Pisano, il ritratto di Margherita di Brabante, la moglie dell'imperatore Arrigo VII, sì l'Alto Arrigo di Dante, colui che doveva riunire l'Italia e far terminare la lotta fra Guelfi e Ghibellini, ma che morì presso Siena, prima di raggiungere Roma. In pochi sanno che la moglie morì a Genova colpita dalla peste nel 1311 e la città volle celebrarla con un monumento funebre esemplare e diede l'incarico a Giovanni Pisano di realizzarlo.

Scommettiamo che ti faccio innamorare?

Ero alla ricerca di una nuova serie che mi facesse compagnia alla sera  prima di dormire. Leggera e senza troppe pretese, quindi ho iniziato questa di Emma Hart. Ho come l'impressione che non andrò avanti. Il romanzo mi è parso autoconclusivo, i due protagonisti non mi hanno presa e sinceramente non ho nessunissima curiosità di sapere quale materiale narrativo sia andata a pescare l'autrice per scrivere altri 3 libri. Credo che non lo scoprirò mai. Così poco tempo, così tanti libri da leggere, questo non mi ha preso quindi passo avanti. A forza di provare troverò la serie che mi prende.

Noi che leggevamo Cioè

Già in 5 elementare mia mamma mi comprava Cioè, ma guai a portarlo a scuola! La suora ne aveva strappato una copia alla mia compagna dicendo che lo scriveva il diavolo in persona, ma noi dove le prendevamo se no le foto di Jovanotti? Dove avrei trovato un poster da attaccare in cameretta con la moto del Jova? Mi pare di parlare di preistoria, ma sono passati meno di 30 anni dai tempi in cui Jovanotti cantava "E' qui la Festa" oppure "Sei come la mia moto" mentre mia figlia canta " Come il crimine senza regole" di J Ax e Fedex. Forse io da Cioè ho anche  acquisito tutte quelle informazioni che non ho mai avuto bisogno e coraggio di chiedere a mia mamma, mentre mia figlia cade continuamente dal pero chiedendomi tutto, proprio tutto, perché lei i giornaletti non li compra, i suoi idoli li trova su you tube,  su google e si scarica le immagini e non ha proprio bisogno di comprare Cioè e di conseguenza non legge quegli stupidi articoli sui ragazz...

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch...

William Turner, Pioggia Vapore e Velocità

Oggi ho deciso di scegliere un'Opera di William Turner che mi è molto cara, ed è Pioggia, Vapore e Velocità. Mi ricorda i tempi della specializzazione e il mio docente di Arte Contemporanea. Mi ricorda il dipartimento di Storia dell'arte e quei giorni memorabili. Cosa descrive Turner? Quello che vede sporgendosi dal finestrino del treno. Un treno in Arrivo, il vapore della locomotiva che si confonde con le nuvole, la pioggia che scroscia dalle nuvole. Turner sceglie le immagini e le parole più inafferrabili che descrivono gli stati d’animo del mondo, nei quali sono racchiusi i temi poetici del Romanticismo inglese. La pioggia ed il vapore per evocare gli agenti atmosferici concreti causati dall’acqua; la velocità per invocare un concetto astratto. Essi si scontrano con la corporealità e la solidità della locomotiva e della ferrovia, ideata e costruita per opera dell’uomo. Rappresenta un'emozione che affascina e allo stesso tempo spaventa. Affascina il treno, crea...