Vorrei si potesse rimanere così in questo semi lockdown senza inasprire le regole.
Vorrei ci potesse essere scuola per Rachele sempre. Ogni tanto per me e per Vittoria.
Vorrei poter uscire se ne ho voglia, ma decidere di rimare in casa perché ne sento il bisogno io, non perché mi è imposto.
Capisco però che non tutti siamo uguali e che molti continueranno a far quello che vogliono perché non sono dotati di senso civico.
Ieri sono uscita per accompagnare Rachele in conservatorio e per ritirare una consegna e ho visto alle 16 i bar pieni di gente a fare l’aperitivo, una situazione surreale, la movida spostata indietro alle 16. Alle 17:50, stava già facendo buio e le persone si affrettavano verso casa come se fossero le 20... anzi le 21. Siamo arrivate a casa alle 18:10 e pareva che fosse tardissimo, almeno due ore più tardi, coi bar che chiudevano, molte saracinesche abbassate. Qui al nord cenare verso le 19 è abbastanza normale, ma anticipare aperitivo alle 16 e cena alle 18 mi pare troppo, uno sfasamento troppo british .... comunque sempre meglio così che chiusi in casa come a Marzo.
Incrociamo le dita e speriamo che vada tutto bene... che non sia necessario passare a qualcosa di peggio, anche se credo ci salverebbe da un lockdown certo solo un paio di settimane di pioggia battente, allora sì che ti vien voglia di stare a casa con copertina e Netflix e non ti passa per la mente di uscire nemmeno per sogno.
Commenti
Posta un commento