Passa ai contenuti principali

Ritorno alla didattica a distanza

 

Avevano detto che avrebbero salvaguardato la scuola. E come tutte le promesse dei politici anche quest’anno è stata disattesa. Oggi ho ricominciato a trasmettere su Meet, io a casa, loro a casa. 
Unica differenza? 
Ieri ho potuto salutare alcuni di loro, uscire dalle classi con un peso al cuore dicendo “ci vediamo sicuramente dopo il 24 novembre, magari anche prima, forse dopo, non lo sappiamo”. è sicuramente stato diverso da quel 23 febbraio 2020, quando mi sono inventata un modo nuovo di insegnare. Oggi a 8 mesi di distanza sono sicuramente un’insegnante diversa, migliore, ma che fatica diventare in così poco tempo quella che sono diventata.
Oggi, a differenza del governo, mi sono organizzata. Ho sacrificato un angolo di casa e mi sono creata un mio spazio, una scrivania per la didattica a distanza, con tutto ciò che mi serve: luci, sfondo, materiale, dove mi posso isolare dal resto della famiglia per lunghissime ore durante collegi e consigli di classe. Una sedia abbastanza comoda, per stare molto tempo qui. Mancano ancora dettagli.... mi sembra quando ero giovane e avevo la scrivania in camera, sempre molto grande perché ci dovevano stare i fogli da disegno, poi il pc e tutti i miei progetti e sogni.
Rivorrei quasi i miei mobili della cameretta, ma ormai sono andati, in questa stanza ci starebbero benissimo! Sarebbero davvero perfetti.
Comunque a differenza di marzo ho cambiato modo di fare lezione, ma questo continuo cambiare, buttare tutto all’aria mi disorienta. Nel lavoro sono metodica e forse fin troppo abitudinaria e il continuo stravolgimento mi manda in tilt. Ho bisogno di programmare e pianificare. Per questo mi piacerebbe avere un po’ di chiarezza... volete chiudere? Fatelo immediatamente non proviamo così per un po’ vediamo come va.... poi magari stringiamo... no io così non riesco. Non riesco ad adeguarmi a continui cambiamenti.
I ragazzi accettano.
Ai miei [ fascia d’età 14/19] ancora una volta è stato chiesto lo sforzo più grande, ancora una volta è stato tolto tutto. Scuola, sport, uscite, divertimento. Magari hanno anche il peso di genitori rimasti senza lavoro dall’oggi al domani. Molti sono figli di piccoli imprenditori. E io arrivo e cerco di sorridere, parlo di viaggi, musei, libri... che fatica.... mi crederanno scema quando parlo di fare una crociera sul Nilo o di un viaggio in Mesopotamia come Agata Christie e suo marito, ma insomma un dpcm che ci tolga la facoltà di sognare quello no, non lo hanno ancora scritto.
Quindi mi appresto a passare giorni duri, ad insegnare la bellezza negata, la bellezza virtuale, sperando di donare loro un po’ di capacità di sognare in questo mondo terribile.
Per loro, per le mie figlie, il bicchiere lo voglio vedere mezzo pieno. Finirà la pandemia prima o poi. La Spagnola si è dissolta, così sarà per il covid, esattamente come la peste nera e come tutte le epidemie, la storia insegna, non c’è bisogno di ricorrere a nessun complotto, bisogna solo studiare. 


Commenti

Post popolari in questo blog

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

La stele di Hammurabi

Questa opera mi affascina da quando avevo 8 anni e non ha mai smesso di esercitare il suo magnetismo e il suo fascino su di me. L'ho vista e ammirata al Louvre e sinceramente me ne sono innamorata subito.  In verità mi piace tutta la civiltà mesopotamica e vi consiglio di andare qui per farvene un'idea più precisa.

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

La deposizione di Antelami

Fra tutte le opere con il tema della Deposizione, ho scelto questo altorilievo di Antelami datato 1178 e prodotto per il Duomo di Parma. Al centro la croce, il Cristo appeso ancora per una mano, mentre Giuseppe di Arimatea gli cinge la vita in una sorta di abbraccio e Maria si porta al volto la mano ferita ed esanime di Gesù.  Lo stesso braccio è sorretto anche dall'arcangelo Gabriele mentre specularmente troviamo l'Arcangelo Raffaele che china la testa della personificazione della Sinagoga. Sulla scala, intento a sciogliere Gesù dalla croce, troviamo Nicodemo. Alla Destra di Gesù troviamo la Personificazione della Chiesa Vincente (speculare alla personificazione della Sinagoga), subito dopo di essa, Maria Vergine, dietro di lei San Giovanni e poi le Tre Marie. Alla Sinistra di gesù dopo la Sinagoga troviamo un centurione con spada e scudo e di seguito altri 5 militi. In primo piano abbiamo i tre soldati che si dividono la veste di Gesù. In alto, fra due ghirlande, la pe

Il martirio di Santo Stefano, Annibale Carracci

Nella tradizione Cristiana CAttolica Santo Stefano è il primo martire, Annibale Carracci  lo Rappresenta nel momento del suo martirio  avvenuto per lapidazione alla presenza di San Paolo, non ancora convertito, come narrato negli Atti degli Apostoli.  Il luogo del martirio di Stefano a Gerusalemme è tradizionalmente collocato poco fuori della Porta di Damasco, dagli Atti degli Apostoli risulta che alla morte di Stefano, intorno al 36 d.C., fu seguita da una persecuzione locale contro i discepoli di Gesù, la prima verificatasi nella storia della Chiesa che spinse il gruppo dei cristiani giudeo-ellenisti a fuggire da Gerusalemme e a disperdersi e diffondere il vangelo nel mediterraneo.

Il Busto di Nefertiti

Oggi voglio aggiungere questo meraviglioso busto alla mia personale collezione. Raffigura la Regina Egiziana Neferiti. E la voglia che ho di ammirarla dal vero varrebbe un viaggio fino a Berlino, credetemi. Il busto di Nefertiti è un busto dipinto di circa 3300 anni raffigurante la regina egizia Nefertiti come una donna di una straordinaria bellezza. Venne scoperto da un gruppo di archeologi guidati dal tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 all'interno della bottega dello scultore Thutmose nel sito archeologico egiziano di Amarna.

Margherita di Brabante, Giovanni Pisano

Oggi vorrei aggiungere alla mia webgallery questa scultura di Giovanni Pisano, il ritratto di Margherita di Brabante, la moglie dell'imperatore Arrigo VII, sì l'Alto Arrigo di Dante, colui che doveva riunire l'Italia e far terminare la lotta fra Guelfi e Ghibellini, ma che morì presso Siena, prima di raggiungere Roma. In pochi sanno che la moglie morì a Genova colpita dalla peste nel 1311 e la città volle celebrarla con un monumento funebre esemplare e diede l'incarico a Giovanni Pisano di realizzarlo.

Criseide

Crise chiede ad Agamennone di liberare sua figlia Criseide in cambio di ricchi doni, scena dipinta su un Cratere a figure rosse custodito al MARTA di Taranto. Criseide è una giovane fanciulla, bella e delicata, che il brutto e guerrafondaio Agamennone vuole per sé come bottino di guerra, incurante che il padre di lei è sacerdote di Apollo. Con Apollo non si scherza, e il dio adirato infligge una pestilenza agli Achei. Achille quando lo scopre si adira e si scaglia contro Agamenonne.