Oggi per la prima volta nella mia vita ho realizzato cosa voglia dire per me aver perso mia nonna. Fino ad oggi sono sapevo rispondere non sapevo bene quantificare la perdita. Ho avuto 10 anni per capirlo, ma solo oggi mi è apparso chiaro e cristallino. Prima troppo dolore e troppe lacrime non mi lasciavano vedere cosa mi manca di lei.
Io la ascoltavo, ma non abbastanza.
Lei sapeva fare tante cose. Ma non ho voluto imparare quasi niente.
Lei conosceva tante cose sulla famiglia che in un modo o nell'altro non mi ha mai voluto dire o mi ha detto a metà, o forse io non l'ho mai ascoltata abbastanza.
Lei, semplicemente, mi rendeva migliore.
Se fosse stata con me in questi dieci anni l'avrei veramente ascoltata come mai avevo fatto prima.
Se ci fosse stata io sarei migliore oggi.
La nonna era il mio meglio.
Però io so che mi guarda.
Potrei dire che ne ho quasi le prove.
Oggi io l'ho sentita veramente vicina a me.
Un sussurro perso nel vento.
Una brezza che mi accarezza.
Non le piaccio, ma dice che non è colpa mia, io le rispondo che era lei la migliore parte di me.
Mi piace un sacco perdermi tra le immagini di Pinterest perchè escono cose che avevo dimenticato. Cose che una volta, negli anni 80 non ci sognavamo davvero di fotografare come questa boccetta di plastica che conteneva la pennicellina che la nonna custodiva nell'armadietto dei medicinali e mi metteva sopra le ferite. Non aveva data di scadenza. Esisteva. Era lì per le mie ginocchia eternamente sbucciate. Non ricordo una sola estate senza una crosta sul ginocchio, e invece le mie figlie hanno quelle ginocchia sempre lisce, come se le ginocchia rotte fossero appanaggio degli anni 80... E ora grazie a Pinterest e a internet il ricordo sbiadito della nonna che mi cura le ginocchia sarà qualcosa di più concreto.
Senza parole. Commossa. Solo un grande abbraccio ♡
RispondiEliminaricambio forte forte
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