Oggi per la prima volta nella mia vita ho realizzato cosa voglia dire per me aver perso mia nonna. Fino ad oggi sono sapevo rispondere non sapevo bene quantificare la perdita. Ho avuto 10 anni per capirlo, ma solo oggi mi è apparso chiaro e cristallino. Prima troppo dolore e troppe lacrime non mi lasciavano vedere cosa mi manca di lei.
Io la ascoltavo, ma non abbastanza.
Lei sapeva fare tante cose. Ma non ho voluto imparare quasi niente.
Lei conosceva tante cose sulla famiglia che in un modo o nell'altro non mi ha mai voluto dire o mi ha detto a metà, o forse io non l'ho mai ascoltata abbastanza.
Lei, semplicemente, mi rendeva migliore.
Se fosse stata con me in questi dieci anni l'avrei veramente ascoltata come mai avevo fatto prima.
Se ci fosse stata io sarei migliore oggi.
La nonna era il mio meglio.
Però io so che mi guarda.
Potrei dire che ne ho quasi le prove.
Oggi io l'ho sentita veramente vicina a me.
Un sussurro perso nel vento.
Una brezza che mi accarezza.
Non le piaccio, ma dice che non è colpa mia, io le rispondo che era lei la migliore parte di me.
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
Senza parole. Commossa. Solo un grande abbraccio ♡
RispondiEliminaricambio forte forte
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