Oggi per la prima volta nella mia vita ho realizzato cosa voglia dire per me aver perso mia nonna. Fino ad oggi sono sapevo rispondere non sapevo bene quantificare la perdita. Ho avuto 10 anni per capirlo, ma solo oggi mi è apparso chiaro e cristallino. Prima troppo dolore e troppe lacrime non mi lasciavano vedere cosa mi manca di lei.
Io la ascoltavo, ma non abbastanza.
Lei sapeva fare tante cose. Ma non ho voluto imparare quasi niente.
Lei conosceva tante cose sulla famiglia che in un modo o nell'altro non mi ha mai voluto dire o mi ha detto a metà, o forse io non l'ho mai ascoltata abbastanza.
Lei, semplicemente, mi rendeva migliore.
Se fosse stata con me in questi dieci anni l'avrei veramente ascoltata come mai avevo fatto prima.
Se ci fosse stata io sarei migliore oggi.
La nonna era il mio meglio.
Però io so che mi guarda.
Potrei dire che ne ho quasi le prove.
Oggi io l'ho sentita veramente vicina a me.
Un sussurro perso nel vento.
Una brezza che mi accarezza.
Non le piaccio, ma dice che non è colpa mia, io le rispondo che era lei la migliore parte di me.
Canova rappresenta in Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.
Senza parole. Commossa. Solo un grande abbraccio ♡
RispondiEliminaricambio forte forte
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