La mattina apri Facebook per il solito cazzeggio, pe vedere cosa capita nel mondo dell'arte, per vedere gli anniversari, le nuove mostre, per sbirciare velocemente la vita di chi ti è più vicino ma per mille ragioni non vedi mai e ti trovi la notizia della morte del personaggio famoso. Spesso credi ad un fake, spesso non ti importa, stavolta ti si velano gli occhi di lacrime, non tanto per il personaggio in sé ma per la tua vita attaccata a quel personaggio. C'è tanta mia vita attaccata a Paolo Villaggio, tutta un'infanzia passata con i suoi film, un sacco di risate davanti alla tv ma anche al di fuori, pensate quanto ha dato la sua gergalità al linguaggio italiano. Pensati cosa vuol dire "Fantozziano".
Mi spiace che qualcuno oggi scriva "tutti fan di Fantozzi oggi eh", e io rispondo: Si tutti fan di Fantozzi. Perchè Paolo Villaggio ha segnato un'epoca in modo forte, ha impresso un marchio nella cultura e noi quasi quarantenni lo riconosciamo come padre fondatore della nostra ilarità. Abbiamo riconosciuto da tempo che la cultura non è solo austerità ma anche riso e ilarità e Paolo Villaggio è a pieno titolo il migliore in questo campo. Ci ha fatto ridere. Ha rappresentato l'Italia, l'Italiano medio, così com'era, senza vergogna. E per questo oggi lo piangiamo tutti. Senza vergogna, perchè quando eravamo bambini ci ha sempre fatto ridere, sempre.
Per noi questo mondo si fa sempre un po' più triste, prima Bud Spencer e ora Paolo Villaggio.
Mi spiace che qualcuno oggi scriva "tutti fan di Fantozzi oggi eh", e io rispondo: Si tutti fan di Fantozzi. Perchè Paolo Villaggio ha segnato un'epoca in modo forte, ha impresso un marchio nella cultura e noi quasi quarantenni lo riconosciamo come padre fondatore della nostra ilarità. Abbiamo riconosciuto da tempo che la cultura non è solo austerità ma anche riso e ilarità e Paolo Villaggio è a pieno titolo il migliore in questo campo. Ci ha fatto ridere. Ha rappresentato l'Italia, l'Italiano medio, così com'era, senza vergogna. E per questo oggi lo piangiamo tutti. Senza vergogna, perchè quando eravamo bambini ci ha sempre fatto ridere, sempre.
Per noi questo mondo si fa sempre un po' più triste, prima Bud Spencer e ora Paolo Villaggio.
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