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Tutti i nostri ieri

Credo che un libro debba arrivare al momento giusto, questo l'ha fatto, e l'ho apprezzato tantissimo. Eppure da piccola non sopportavo Natalia Ginzburg nella misura inversa in cui l'adoro adesso da adulta. Mi sono chiesta in questi giorni il perchè. Se l'avessi apprezzata a dovere non avrei preso quel 29 di letteratura moderna e contemporanea all'università. Solo ora capisco le parole del professore, solo ora capisco il peso di quel 29. E il peso di quel 29 va ricercato proprio alle medie quando mi hanno fatto non dico odiare ma risultare antipatico lessico famigliare. Ho avuto pochi insegnanti capaci di farmi amare la lettura, questo è vero e forse ne esitono davvero pochi, però sono anche convinta che esista anche un momento giusto per ogni libro. CAlvino e la Ginzburg mi sono sempre risultati pesanti, mentre ora li trovo così adatti a me... mi parlano proprio nel profondo, perchè 20 anni fa non lo facevano?
LA storia è ambientata tra ventennio e seconda guerra mondiale eppure è così attuale, le tematiche sociali sono esattamente le stesse: figli fuori dal matrimonio, matrimoni riparatori,  adulteri, incesti, famiglie allo sbando, come se il mondo in cent'anni non fosse poi cambiato.

Anche questo è un libro che prima o poi va letto. NAtalia può piacere oppure no, ma secondo me rimane uno dei capisaldi della letteratura italiana del 900 e un buon lettore proprio non può lasciare indietro i suoi testi, proprio non può.

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