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Sabato, McEwan

Ian McEwan è uno scrittore che mi ha rapita, che non mi ha ancora delusa con la sua scrittura incalzante e mai banale. Ho adorato Espiazione, e anche Sabato non è stato da Meno, come la Ballata di Adam Henry del resto. Mi centellino i suoi libri, uno all'anno, in modo da godermeli, in modo da non bruciarmeli, in moda da averne per molti anni a venire perchè li adoro proprio tanto. Mi piace tutto della sua scrittura anche se dopo 10 pagine dovevo interrompere la lettura e fermarmi a pensare. Sì perchè comunque le informazioni contenute nel testo sono così tante che hai bisogno di fermarti e prendere una boccata d'aria, pensare. liberarti la mente e pensare. Ogni parola ha un senso, di certo non ci sono parole gettate al caso solo per incrementare il numero di battutue. quasi 300 pagine solo per descrivere circa 24 ore dove nulla è superfluo. 24 ore raccontate nei pensieri di Henry Perowne, 24 ore soltanto, ma dove si dipana una esistenza intera. In queste 24 ore veniamo acontatto con l'intera esistenza di Perowne, o almeno tutto ciò che conta.

I buoni libri si fiutano dalla prima pagina e dal numero di parole l'autore usa. Qui sono tutte al posto giusto.
Eppure l'estate dovrebbe essere il momento  delle letture leggere, per me è l'esatto contrario, è il momento per buoni libri.

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