Sono giorni che non riesco a togliermi dalla mente l'espressione sorpresa della maestra di Vittoria alla consegna delle pagelle. Dopo cinque anni è riuscita finalmente a spiazzarmi,a ferirmi nel profondo, a togliermi le parole di bocca, ma non semplicemente a togliermele, a cavarmele con un forcipe dal profondo e con violenza. La mia più profonda e totale afonia di fronte al suo insulso e sprezzante giudizio a un'inerme bambina l'ha finalmente sorpresa. Nei suoi occhi ho colto l'imbarazzo per il mio dolore. Nei suoi occhi ho colto l'imbarazzo per il mio silenzio.
Ho visto che era pronta alla guerra, era pronta a rinfacciarmi 5 anni di guerre, ma non era pronta al mio dolore.
Ha capito di aver esagerato. Ma non può tornare indietro.Insegnare non è un ripiego, un lavoro come un altro, qualcosa che si fa se non si riesce altrove, deve essere un mestiere che si intraprende perchè piace, perchè si è portati, perchè vi si crede. Quando non si è spinti da vera passione converrebbe fare altro, magari vendere pomodori.
Che brutto....sarà che noi quest'anno abbiamo avuto dei maestri di prima elementare fantastici che hanno reso l'anno stupendo per loro e per noi. Purtroppo uno di loro ci lascia per trasferimento e se ci penso ancora mi viene da piangere. La cosidetta "Buona scuola" noi l'abbiamo trovata tra le mura della 1 A.
RispondiEliminaHo letto il tuo bel post. Purtroppo noi abbiamo avuto 5 anni molto brutti. La piccolina invece è stata molto fortunata, speriamo che la sua maestra non la lasci e spero di avere con lei almeno una buona esperienza
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