Passa ai contenuti principali

15 Agosto 1982



Il 15 Agosto 1982 come da tradizione tutta la mia famiglia si è riunita inconsapevolmente per l'ultima volta per compiere il grande e tradizionale pellegrinaggio a San Pellegrino in Alpe.  Il bisnonno e la Bisnonna e tutti i figli con le loro famiglie e quella volta c'ero anch'io, la prima bisnipote treenne coetanea di ben due nipoti, partirono alla volta del santuario come sempre si faceva nel giorno dell'Assunta.  Nessuna fotografia a testimoniare quella giornata coi bisnonni, nessun ricordo personale, solo la testimonianza di chi c'era e che quell'anno se lo ricorda bene perché fu l'ultimo perché poi il "Ba' si è ammazzato mentre vendemmiava". Quello fu un grande giorno con un doppio pellegrinaggio il pranzo a San Pellegrino e la cena al Santuario dell'Argegna, con annesse sante Messe, vespri, preghiere, rosari, suppliche e quant'altro. E non mi ricordo niente e non ho neanche una foto con i bisnonni, niente, e forse tutto sarebbe caduto nell'oblio se non avessi detto alla zia che avrei tanta voglia di andare a San Pellegrino, lo so che non c'è niente da vedere, ma visto che è un posto dove la famiglia ci andava sempre per devozione qualcosa di mistico e speciale ci dovrà pur essere e io lo voglio vedere.

Oggi,35 anni dopo, si fotografa ogni cosa, se non mi ricordo cosa ho mangiato ieri non c'è problema, magari qualcuno l'ha fotografato. Oggi Ferragosto 2017 avremmo fatto 100 foto del nostro barbecue solitario, perfino del cesto di more raccolto prima di pranzo. Come cambiano i tempi. Però io una foto di famiglia di quel giorno la vorrei... ma mi hanno detto che quel giorno nessuno aveva una macchina fotografica.

Commenti

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...

Amore e Psiche

Canova rappresenta in  Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Schiele, cardinale e suora

  Continuo la mia rassegna di "baci" nell'arte con quest'opera poco conosciuta di Schiele, un'opra controversa e provocatoria, un bacio fra un cardinale che ha il volto dello stesso pittore e  una suora, che ha il volto della sorella di Schiele, sua prima modella. Quest'oera è una critica alla società viennese dell'epoca ma anche un omaggio al suo maestro, Klimt, infatti le analogie con il Bacio di quest'ultimo sono molteplici.

I biscotti della nonna

  Alla nonna piacevano i dolci, in casa non mancavano mai le caramelle e tantomeno i biscotti che lei chiamava “pastìccini” che ovviamente offriva se qualcuno andava a farle visita. Spesso acquistava i tresor e io ne andavo matta. Solo oggi ho realizzato che non li fanno più. Non so quando sono usciti di produzione ma ormai fanno parte di quelle cose anni 80 svanite. Altro biscotto uscito di produzione che andava per la maggiore in casa della nonna era questo: Mi ricordo che acquistava sempre quello ai fichi. Anche questo biscotto non è più prodotto e chissà da quanto. Entrambi si trovano solo nei siti che ricordano i “favolosi” anni 80, ma sono solo ricordi. In compenso si trovano moltissime ricette per i tresor da fare in casa, ma in fondo basta guarnire un pavesino e il gioco è fatto. Ma oggi le persone vanno sempre in visita nelle case delle persone che conoscono o dei parenti? Ricordo che negli anni 80 i miei nonni ricevevano visite e le facevano. I mei genitori mai. Semmai fa...

Gli amanti, Magritte

Oggi ho scelto Gli Amanti di Magritte perché vorrei presentarvi nelle prossime settimane una serie di "baci". Inizio con questo perché oggi mi sento molto surrealista! :) Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia, mentre la seconda si trova al Moma di New York . Il quadro raffigura due amanti che si baciano appassionatamente, con le teste coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. La scena è poi completata da uno sfondo fortemente contrastato di tonalità di blu e dalla cornice classicheggiante che riveste la rossa parete, riportando agli occhi i tempi antichi. I due lenzuoli sono resi con un abile uso dei chiaroscuri, che sembrano riecheggiare i virtuosismi del peplo di una scultura ellenistica, e sono fonte di luce dell’intera opera. Questi drappeggi che paiono leggeri e appena appoggiati sui volti dei du...

Questi giorni

 Questi giorni scorrono scanditi dalle poppate, dai pannolini e dai sonni di Livia. È una bambina tranquilla, che mangia e dorme, un po’ inquieta solo dalle 19 in poi, fin verso alle due. Chissà cosa avrà in questo lasso di tempo, non lo capiamo. Forse freddo, forse fame. È una bimba freddolosa, le piace stare calda, molto calda. Le giornate passano così un po’ noiose, in attesa di tutte quelle visite che dovremmo fare, che ci hanno promesso ma che a causa delle ferie di uno e dell’altro non si riesce ad organizzare. Il pediatra che l’ha vista alla nascita mi ha spaventata con un sacco di parole, per poi andarsene in ferie per un mese… a una neo-mamma, anche se per la terza volta, non si fa così… non si fa salire la preoccupazione per poi sparire. Sappiamo che ci hanno messo davanti al peggio e poi non sarà niente, però ogni tanto la preoccupazione prende il sopravvento e pure lo sgomento. Vacanze? Pensavo di poterle fare a settembre ma mi sa che rimanderò tutto al 2022.

Il sapore della libertà

Dopo  due lunghissimi mesi siamo tornati a camminare. Indossate le nostre scarpe da trekking siamo andati alla scoperta dei sentieri cittadini. La città è cinta da colline e ci sono molte vite che portano sui colli e agilmente si può andare tra il verde direttamente  dal centro senza spostare la macchina. È così oggi abbiamo fatto 6 Km. Avevo promesso che non mi sarei mai più lamentata della distanza ne della fatica. Oggi non ho avuto tempo di lamentarmi, sono uscita con occhi nuovi e dovevo vedere ogni cosa, come se non l’avessi mai fatto. Quando ho rivisto il mare mi sono emozionata. Così immenso è splendido da mozzare il fiato. Quanto l’ho immaginato dalle mie finestre? Non lo so nemmeno io. Stasera sono finalmente stanca, ma di una stanchezza positiva. Spero di dormire bene, sono tante notti che non lo faccio più. Ci hanno dato libertà in questo primo Maggio in Liguria, ma non c’era poi così tanta gente in giro, si vede che la gente continua ad uscire per necessità,...

I Puffi

Quando ero piccola guardavo molti cartoni animati, fra questi, i puffi. Mi piacevano, ma non mi ha mai appassionato la loro storia in sè, però mi piaceva averli e giocarci in casa oltre a guardare i cartoni animati. Avevo molti personaggi: Grande Puffo, Puffetta,  Forzuto e anche Baby Puffo che tenevo in una bacheca appesa al muro e poi tiravo giù quando mi servivano per giocare. Mi ricordo che a volte le barbie potevano trovare il villaggio dei puffi, alla faccia di Gargamella, che non ci riusciva mai. Ovviamente avevo anche lui e Birba. In questi ultimi due weekend passati a passeggiare nei miei boschi ho cercato con attenzione qualche Amanite Muscaria da fotografare, ma niente, non sono riuscita a trovarla. Eccola qua, in una foro trovata su google, non è facilissima da trovare nei boschi, l'ho visto pochissime volte, forse una o due, molto più semplice imbattersi in un porcino. Mentre ne parlavo con le mie bambine, Rachele mi ha fatto riflettere su una cosa a cui in 38...

Vincent Van Gogh, donne che Raccolgono patate

Siamo abituati a vedere il Van Gogh che usa i colori brillanti, quello delle nature morte, dei paesaggi del midi, mentre non siamo per nulla abituati a guardare il Van Gogh "realista" quando ancora non conosce la pittura parigina e soprattutto Giapponese. Il Van Gogh realista che descrive la povera gente, i minatori, i mangiatori di patate e in questo caso le raccoglitrici di patate. Prive di ogni poesia, descritte con toni terrosi riceve su zappe e vanghe, con mani nodose e un piccolo cesto di patate da un lato. Povere in ogni cosa, anche nel loro raccolto.