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L'incubo del porta a porta

Da più di un anno abbiamo la raccolta differenziata con il sistema porta a porta. Fino a due mesi fa è stata un incubo. Poi è cambiato il sindaco e con piccolissimi accorgimenti le cose sono andate meglio, ma rimane sempre molto complicato, come ora che improvvisamente siamo partiti e ci siamo persi il giorno dell'indifferenziato e della plastica mentre fortunatamente siamo partiti proprio la mattina dell'umido senza neanche farci troppo caso. 
Stasera tornata a casa già nervosa per aver lasciato tanta beatitudine per la città mi ritrovo anche a dover gestire i rifiuti, pensare a dover rincorrere per tutta la città il bidone di emergenza che si apre con la tessera sanitaria che viene posizionato alle 8 ma spesso alle 9 è già pieno e capita che ti devi portare la roba a casa ma che non accoglie il residuo.  

Così ora ho anche il pensiero della spazzatura in casa da 10 giorni, con 30 gradi, senza la possibilità di potermene disfare prima di venerdì sera. 
E ora spero di essere a casa il giorno della plastica perché due settimane di plastica in casa proprio non posso tenermele... 

Il sistema sarà anche buono, indurrà i cittadini con alto senso civico a cercare soluzioni alternative... ma io sto pensando a tutti quelli che il senso civico non lo hanno o ne hanno poco che si trovano nelle mia situazione che tentano di risolvere il tutto cacciando la plastica e il residuo in un canale o in un bosco. 

Raccogliere solo una volta a settimana forse non è proprio la soluzione adatta, forse bisognerebbe offrire più punti di raccolta... specialmente in estate, capisco che non è un problema di facile soluzione, me ne rendo conto le variabili sono molteplici... è un vero disagio per tutti. Mi chiedo negli altri paesi come fanno visto che il problema della spazzatura sembra che lo abbiamo solo noi italiani...

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