Passa ai contenuti principali

La buona scuola

Quest'anno non si parla d'altro: la buona scuola. Ma che cos'è? Una specie di riforma che vuol fare Renzi ma che non ha ancora nulla di concreto. Per ora è stata solo una consultazione dove ognuno ha potuto dire la sua.
Io non l'ho nemmeno aperta.
Leggo giornalmente attacchi ai precari e sinceramente sono stufa. Io insegno ogni anno scolastico dal 2006 con contratti annuali ella medesima scuola. Non ho mai saltato un solo anno scolastico. Perché non posso avere un contratto a tempo indeterminato se da più di 7 anni occupo lo stesso posto?
Sono iscritta in gae e se non ci fosse stata la riforma Gelmini sarei passata di ruolo nel 2011 o al massimo nel 2012 perchè se le cose fossero rimaste come erano per la mia materia sicuramente le cattedre ci sarebbero state.
Non sopporto quando dicono che in gae ci sono insegnanti che non hanno mai insegnato e che non sono formati a dovere. Mi sento tirata in causa. Io mi sono abilitata con la Ssis e sinceramente ho fatto un esame serio per entrarvi, ho sostenuto moltissimi veri esami nei due anni di frequenza e poi ho sostenuto un esame finale piuttosto impegnativo con valore concorsuale. Non capisco perché questo da molti non sia ritenuto sufficiente. In questi anni di insegnamento ho studiato parecchio e non mi sento davvero poco formata, anzi mi sento più formata di alcuni colleghi che con 30 anni di servizio oggi non sanno che differenza c'è fra un pei e un pep, di tutti coloro che si rifiutano di fare il registro elettronico. Nonostante questo sono pronta ad affrontare un ulteriore concorso, ma sulla mia materia, sui contenuti della mia materia, sulla legislazione scolastica e non di certo su problemi di logica o di matematica. Il concorso del 2012 io lo avrei fatto.... Peccato che per la mia materia non sia stato bandito.
Io e, come chi è nelle mie condizioni anche da più di vent'anni, crediamo che sia un dovere farci un contratto a tempo indeterminato, lo ha ribadito anche l'Europa in 26 novembre.
Io voglio credere che qualcosa succeda davvero, sono una di quelle ottimiste che crede che il primo settembre 2015 verrà assunta definitivamente. Fatemi fare qualcunque cosa ma non fatemi stare con il magone tra maggio e settembre, odio quell'incertezza. Non fatemi più andare ad elemosinare un posto di lavoro come un bracciante agricolo, ho una laurea e un titolo di alta formazione, non posso calpestare la mia dignità ogni 30 Agosto. Restituire la dignità a tutti i professori dovrebbe essere la crociata del governo. Restituire la dignità alla formazione dovrebbe essere al primo punto in ogni agenda governativa, la vera crescita parte dalla formazione. Lo sanno tutti, tranne gli Italiani che hanno demolito la loro scuola per creare un popolo ignorante che segua la massa e che sia facilmente governabile. Odio il mio paese per questo. Io credo nel mio lavoro, peccato che non ci creda il moo datore.
Ci assumeranno perché devono, ma non cambierà nulla. Non conviene che cambi nulla.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una casa Danese

La seconda parte del nostro viaggio prevede la sosta in una casa. Qui a Copenaghen non è tutto ordinato e perfetto come nello Jutland ma nonostante tutto sembra sempre di essere in un catalogo Ikea. Qui sono tutti ordinati, le case sono perfette e io già so che non riuscirei mai a tenere una casa in perfetto ordine.  Sarà lo spirito del nord che fa crescere ordinati e silenziosi .... Mentre noi meridionali siamo confusionari, caciaroni e fin troppo allegri.

Storie Mostruosamente sbagliate

Avevo sentito parlare di federica Bosco alla radio e incuriosita dall'intervista o da quello che si diceva avevo cercato un libro e avevo preso questo e poi lo avevo lasciato nel kobo per mesi come spesso accade e poi l'altro giorno quando facevo una lista di libri da leggere nel mese di Luglio l'ho incluso ed è capitato che me lo sono letto tutto d'un fiato, sono pochissime pagine, non arriva neanche a 100 e devo dire che la storia è anche carina, ma non è che in questo momento è il tipo di lettura che incontra i miei gusti, anzi mi fa venire anche un po' il nervoso. Lei è innamorata del bello di turno che ha un sacco di amanti e una famiglia, che le promette di lasciare la famiglia e mai lo fa. Le amiche le dicono che ha preso una cantonata ma lei è innamorata... finchè poi non si accoge che è proprio così. Mi appunto il nome di Federica Bosco perchè mi piace il suo stile per quando mi verrà voglia di una storia d'amore. Perchè adesso proprio non mi vanno....

Come è cambiato il fabbisogno di scarpe in trent'anni ma i piedi rimangono due

Quando ero piccola ricordo che avevo solo un paio di scarpe per l'estate: i santalini con gli occhietti e poi un paio di scarpe per l'inverno che di solito erano un paio di scarpe di vernice come queste Basta. Forse avevo un paio di stivali di gomma per la pioggia e basta. Forse a casa della mamma avevo un paio di superga, ma se ero a casa della nonna erano bandite, ho foto in cui ho la tuta e le scarpe di vernice, al solo pensiero mi vergogno. Oggi le mie figlie in barba al consumismo hanno scarpe per ogni occasione e ogni stagione. Partiamo dalla primavera? Scarpa da Ginnastica in tela, scarpa aperta per la gonna, in genere ballerina ma con stringa, scarpa da ginnastica tecnica leggera per camminare, ciabatta che non si sa mai. Estate: Sandalo, almeno due tipi di ciabatta (infradito e no) Scarpa da bosco alta. Autunno: Scarpa da pioggia, scarpa chiusa elegante, stivale, scarpa da ginnastica. Inverno: ci sono i saldi non vuoi implementare il parco scarpe con Stivali, scar...

Interrogativi sulla vita

  mmmmmhhhhhh.... Perchè un secolo fa a 37 anni si era così vecchi?

20 anni di me e di te

E oggi sono vent'anni che ci conosciamo, vent'anni che stiamo insieme. Vent'anni fa non avrei creduto di mangiare di fronte alla persona con cui avrei condiviso una vita intera. E invece nonostante tutto ci siamo. Siamo ancora noi. La vita ha cercato di dividerci ma non ci è riuscita, noi andiamo oltre. Questa sarà solo una tappa del nostro lungo viaggio, perchè infondo senza di te non sono nessuno.

La Sirena di La Spezia

Da qualche giorno anche la mia città ha la sua Sirena. La Sirena è una statua in bronzo donata alla Spezia dal Maestro russo Aidyn Zeinalov posizionata tra la passegiata Morin e il nuovo ponte Thaon di Revel, prprio davanti ai traghetti per le Isole e le Cinque Terre. LA scultura è molto bella, esposta in molti luoghi di pregio arriva sul nostro molo ad impreziosirlo e sono sicura che ben presto sarà un luogo adattissimo per i selfie di tutti i turisti che solitamente affollano la città. E' una sirena particolare perchè non ha la coda o sembianze da pesce, ma indossa costume da bagno, cuffia e pinne. Sembrerebbe pronta per farsi un bagno, magari si potesse! Ma le acque antistanti non sono proprio salubri! Anche se l'estate scorsa ho visto più di una persona tuffarsi proprio da quella posizione. Io e lei diventeremo amiche, lo so. Ci vederemo ogni giorno.

Il conservatorio...

La mia piccola violista ha sostenuto il suo primo esame al conservatorio e non è stato un gran successo. Non ha retto l'emozione e soprattutto la tensione di un ambiente così giudicante. La scuola primaria di oggi è un ambiente poco competitivo con pochissime prove e soprattutto senza tensioni e lei è molto serena a scuola, anche perchè di rado fallisce. Invece lì si è sentita per la prima volta giudicata, insomma un esame vero e non ha retto la tensione. Spero che lo abbia passato comunque, ma è stata una prova davvero dura. Generalmente è molto caparbia, invece lì ha vacillato. Probabilmente perchè tiene molto a questo percorso e voleva essere perfetta. La strada della musica è in salita, ed è difficile. Mi auguro che sappia intraprenderla nel modo giusto.

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.

Un giorno pieno di pensieri

Forse la cosa migliore è smetterla di pensare a dove sei diretto... e goderti dove sei... Recita una famosa frase... è tutto il giorno che penso se valga la pena pensare alla carriera oppure godermi quello che ho. Quando penso che sarebbe tutto in salita e che praticamente non sarei mai a casa, ho paura, mi perderei un anno di vita delle mie bambine e nessuno potrebbe mai più ridarmelo. Vale la pensa di perdere tutto questo per un lavoro? Scusate per l'illusione di un lavoro? Perché non ci sono garanzie. Se penso ai pro e ai contro mi dico: tanto vale aspettare ancora un anno... Rachele sarà all'asilo, Vittoria in seconda... e soprattutto cedere all'illusione del concorso, magari potrei fare quello... Ho un paio di giorni per decidere. Famiglia o lavoro?