Dopo giorni e giorni e continui rimandi oggi ci siamo trasferiti in casa della nonna in modo che nel nostro appartamento possano avere inizio i lavori di ristrutturazione.
Sono qui da nemmeno 6 ore e vorrei tornarmene a casa mia. Casa mia è silenziosa... nom sembra nemmeno di abitare in centro città. Qui invece siamo su una via trafficata, e si sente il rumore della strada e del treno. I vicini di casa poi sono rumorosi prima volavano di quei "va a fare in culo" snocciolati uno dopo l'altro come le ave Maria in un rosario. Non sono abituata a questo.
Poi mi manca il parquet. Sono abituata a stare sempre scalza e qui invece non ci riesco. Il pavimento è freddo e davvero non riesco. La casa è fredda tutta. Mi andrò a prendere i pigiami di pile che in casa mia non ho mai usato.
Non so quanto dovremo stare qui.
Tre mesi almeno. Oggi è il 7 dicembre quindi non me ne vado prima del 7 marzo, ma sono pessimista. Secondo me rimango fino a giugno.
La casa è grande e spaziosa. Ci siamo portati dietro poche cose ma mi manca il calore dei libri, la mia roba. I mei oggetti personali stanno in una borsa della spesa. Mi sento un po' nuda in questa casa.... come se fossi in vacanza, ma anche no.
Incrociamo le dita e speriamo duri il meno possibile.
Antonio Frilli, Nudo disteso sull'amaca (1890) Collezione Lord Lloyd-Webber Spesso la scultura neoclassica è snobbata, considerata fredda e di poco valore, ma a dire il vero a me piace e anche molto. Reputo questa fanciulla addormentata sull'amaca davvero notevole. Adoro quando il marmo si fa stoffa, si fa carne, si fa qualsiasi cosa tranne duro e gelido marmo. Probabilmente Antonio Frilli raccolse più successi all'estero che in patria, ieri come oggi, visto che non esiste quasi sul web se non in pagine di lingua inglese. A riprova di questo un aneddoto: questa scultura fu portata dal fratello dell'autore a St. Luis nel Missuri dove vinse diversi premi.
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