Le smentite sulla costituzione di una zona rossa nel mio quartiere corrono veloci, tutti si affrettano a dire che non esistono zone rosse e che i contagi sono più alti in una zona piuttosto che in un’altra in base a dove è stato fatto il tampone e non dove è domiciliato il malato positivo, insomma il solito pasticcio italiano.
Io so solo che non posso fermarmi sotto casa, in teoria non posso fare la coda ai negozi sotto casa, ma quelle sono tollerate, e so che non posso andare a scuola. Invece di prolungare le vacanze come era logico, c’è stato l’ingresso della famigerata DDI, ovvero didattica digitale integrata, cambi nome ma è sempre la solita minestra, che ti è piovuta da cielo tra capo e collo quando meno te lo aspetti.
Domani inizia pure Rachele è sarà delirio perché saremo tutte e tre impegnate nei soliti orari per tre ore di seguito! Orari pensati per essere svolti a scuola in presenza, svolti ora in DDI, a casa. Delirio. Sono già stanca e devo ancora iniziare.
In più è tornato il caldo, anche di notte. Vorrei andare al mare, ma qui preferiscono fare i compiti... c’è proprio fame di scuola... c’è proprio voglia di fare. Anch’io ne avrei voglia, ma non qui a casa, così a distanza non mi piace.
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