Il livello di nervosismo in città è davvero insopportabile, non è nemmeno passata una settimana dall’ordinanza incriminata che c’è un clima insopportabile. Smentite sulla zona rossa continuano ad arrivare dalle forze politiche, ma gli abitanti del quartiere ormai si sentono ghettizzati e nessuna scusa sembra valere. Covid o non Covid si è creato un ghetto. Io abito nel ghetto e devo dire che ci sto bene. Il silenzio è la tranquillità regnano sovrane, solo un po’ di polizia, ma quella c’è sempre stata. A soffrirne sono le attività commerciali... non grandi negozi, ma piccole attività che già facevano fatica a tirare avanti e ora si trovano ancora messe peggio grazie a questa cattiva pubblicità. L’insoddisfazione della popolazione verso le misure restrittive è talmente alta che oggi il sindaco è stato persino aggredito verbalmente mentre cercava di spiegare che non esiste nessuna zona rossa. Non esisterà la zona rossa, ma il ghetto ormai è ben delineato, l’odio è palpabile, l’odio si respira appena varchi quel quadrilatero e nessuna smentita ufficiale potrà cancellarlo.
Per arginare la sensazione di ghetto nel resto della città si sono intensificati i controlli a chi non porta la mascherina, per cui girare diventa davvero insopportabile. Meglio stare a casa. Per questo domani scappiamo alla fattoria, almeno posso rimanere sulla mia terrazza, nella mia zia senza l’obbligo della museruola. Finché si può si scappa, quando non si potrà più si starà in casa, uscire sta diventando davvero troppo pesante.
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