Una lettura gradevole, ma a mio giudizio ci sono molti nodi importanti che però non vengono esplorati . Alcuni punti vengono esplorati con estrema leggerezza come per esempio l'interiorità della protagonista che è ebrea ed è sfuggita allo sterminio, ma anche il suo essere donna emancipata nell'Italia del dopoguerra. Sono temi forti e importanti che mio avviso non andavano trattati con leggerezza, ma approfonditi. Probabilmente la scrittrice ha voluto passare sopra con leggerezza ai temi importanti della storia per raccontare la storia di questa donna forte, mettendo in luce le sue vicende e tacendo il disagio che gli eventi della storia hanno portato su di lei, non a caso il titolo è rivelatore in questo senso "non fa niente".
Da quando ho sentito la canzone di Daddy Yankee non mi sono data pace, mi era troppo familiare e riportava a galla troppi ricordi per essere una cosa nuova. Ricordavo il CD, il numero della riproduzione ma non ricordavo il titolo della canzone e l'artista. Si Tratta di Snow e di Informer... una canzone che non capivo per niente allora, avevo solo 14 anni e l'inglese era al pari dell'arabo oggi, capivo giusto un paio di parole qua e là, mentre adesso risentendola capisco anche il testo. Questa canzone mi porta indietro fino all'state del 1993, i miei 14 anni, l'esame di terza media, un'estate bellissima, l'inizio delle superiori... la voglia di andare al Liceo con i miei amici e invece l'iscrizione all'artistico in un'altra città, da sola. Tutte queste canzoni di sottofondo... quegli abiti bruttissimi. Pantaloni a vita alta, camice larghissime o le magliette corte, le nike, i Jeans dell'energie, il giubbotto jeans due taglie di più, g...
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