Ho avuto una settimana davvero difficile, da sabato a sabato una sequenza di momenti importanti e davvero stressanti si sono susseguiti uno dopo l'altro. Oggi vorrei tanto far cambio di vita con qualcun altro, continuo a guardare la foto del battesimo di Rachele, 2011, nonostante il nonno fosse appena morto improvvisamente lasciandomi mille sensi di colpa, ci vedo felici e spensierati. Una famiglia perfetta, sorrisi larghi, ampie prospettive. Un futuro radioso. Quella famiglia così felice non esiste più, in 6 anni ha cercato di ricostruirsi mille e mille volte e suo malgrado non riesce. O per lo meno ogni volta che crede di avercela fatta qualcosa va storto. In una sola settimana può toccare il cielo con un dito e crollare poi come un castello di carta. Sabato scorso mi dicevano che potevo costruire la mia personale torre di Banele oggi mio malgrado mi rendo conto che tutte le carte sono cadute e non so se ho voglia  di rimetterle su.
   Questo dipinto è stato concepito nel 1875 a Barbizon da Max Liebermann,  ma l'ho scelto perché mi ricorda le estati della mia infanzia quando anch'io raccoglievo patate e quando la fattoria dei miei bisnonni non era ancora meccanizzata. Non sto parlando di millenni fa, ma delle estati della seconda metà degli anni 80, quando tutti davano una mano. Gli uomini davanti con la zappa e le donne e i bambini dietro con i sacchi di iuta a raccogliere le patate. Il ricordo è in me vivido e veramente poco diverso da questo dipinto di 90 anni precedente. Sullo sfondo una carrozza, molta gente che lavora. Ecco nei miei ricordi almeno si raggiungevano i campi con il trattore, tutti dentro alla ribalta pronti al lavoro.

Sono momenti...io a volte mi dico che con questa vita ci rimetterò le penne...poi mi passa...
RispondiEliminaultimamente mi capitano tutte a me.... passerà
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